Cronaca locale

Tra i versi le tracce di un percorso esistenziale

«E spunta la Milano, quella del rumore dei tram, dei vecchi palazzi che chiacchierano tra loro»

Nella zona più vicina

e in quella più lontana,

dove mi sfugge

gran parte della vita,

il giorno è il porto più sicuro.

Palpebre e distanze

sullo specchio di ogni passare.

Sono versi tratti dai componimenti poetici firmati da Valerio Mello, che l'artista agrigentino ha raccolto nel sesto libro dal titolo «Da qualche parte nella vita».

«Si tratta - dice Mello - di una raccolta dove trovano spazio poesie del passato, alcune rimaneggiate e altre inedite del 2018 e che crea un ponte di passaggio tra la mia produzione precedente, che ho raccontato in Cercando Ulisse e quella che, invece, si potrà gustare nel mio settimo libro, già in cantiere. È molto bella la definizione che il professore di Letteratura Italiana all'Università dell'Insubria (Varese), Gianmarco Gaspari, ha elaborato per definire la mia sesta opera: «Da qualche parte nella vita» - scrive Gaspari- è un bel titolo: l'attesa, il caso, il senso di un luogo». Temi che abitano il mondo di questo poeta giovane, ma dalla voce nitida e precisa; una voce antica e modernissima insieme, capace di restituire a questa Milano la sua quota di mito. Nelle pause che «da qualche parte» la vita ci consente, incontreremo i versi più belli della raccolta, a ricordarci che «siamo il tempo che è bastato a noi stessi, il tempo che è servito agli eventi».

Prosegue Mello: «Attraverso le mie poesie si può tracciare il mio percorso esistenziale all'interno del quale spunta la Milano, quella dal rumore dei tram che stridono sulle rotaie, dei palazzi antichi che chiacchierano ancora di vita antica, del traffico. Vivo da 8 anni a Milano ed è una città meravigliosa che mi ha messo subito a mio agio e mi ha offerto nuovi panorami da scorgere e prospettive differenti dalle quali osservare anche la mia quotidianità. A Milano sono cresciuto molto dal punto di vista artistico, grazie alla forza della contaminazione e so che in questa città meravigliosa potrò realizzare i miei sogni».

Che cos'è per lei l'Arte? «È la bussola che mi consente di orientarmi, la poesia è la mia salvezza. Ad esempio, nella terza sezione del libro Lettera al demone approfondisco il tema del demone socratico, quindi della coscienza. Io sono avvezzo a dialogare con i demoni della vita, confrontandomi con le grandi emozioni, per poi esprimermi attraverso la poesia. Alla fine, riuscirò forse a salvarmi amando tutto, soprattutto quello che, non avendo il diritto alla parola, non può difendersi. Così mi salverò dalla vita stessa e dalle sue ombre».

«Da qualche parte nella vita», edito da Italic & Pequod, sarà presentato dall'autore, con l'intervento di Alessandro Quasimodo e di Gianmarco Gaspari, domani 23 marzo, alle ore 17 presso l'Open More Than Books al 6 di Viale Monte Nero a Milano.

ViPer

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