Sembrava un salto indietro nel tempo. Prima al gennaio 2016, quando gli «arancioni» trainati dall'ex sindaco Giuliano Pisapia si giocavano la partita della vita alle primarie del Pd lanciando Francesca Balzani contro il renziano Beppe Sala perchè «il partito della Nazione non attecchisca anche a Milano». É andata come è andata. La stessa banda si è ritrovata per sostenere Sala con la lista Sinistra x Milano che alle Comunali del giugno 2016 ha incassato meno del 4%. C'erano più o meno tutti ieri sul palco e in platea al Santeria Social Club per lanciare la lista Lombardia Progressista per Giorgio Gori governatore. Assente Pisapia, che è ancora in viaggio in Colombia, rientrerà a fine mese e ha promesso di fare campagna attiva per Gori. C'è la sfida da vincere con Leu di Pietro Grasso che non ha voluto fare accordi in Lombardia col Pd. Ma i testimonial sono sempre quelli che hanno incassato il famoso 3,8%, e nella città governata per 5 anni da Pisapia, fuori la campagna è tutta in salita.In lista ci saranno il consigliere comunale David Gentili e l'uscente in Regione Chiara Cremonesi. A fare spot ieri Gad Lerner, il senatore 5 Stelle poi radicale Luis Alberto Orellana, gli ex assessori arancioni Lucia Castellano e Chiara Bisconti, ideatore dei movimenti arancioni Paolo Limonta.
Gori arrivando ha tagliato sulla lista Civica Popolare a sostegno («non sto discutendo con Lorenzin»). Poi ha precisato che non sta discutendo «direttamente col ministro, ma non ci sono difficoltà». E Leu rilancia la nota del segretario Pd - «il contributo dei centristi è importante» - augurando «buona lettura a tutti».
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