Lo Stato deve decidere cosa fare da grande. Il momento è propizio per il rilancio del Paese e lo Stato deve decidersi ad affidare parte del suo patrimonio immobiliare agli investitori privati. L'appello arriva da Antonio Intiglietta, presidente di Ge.fi, a un passo da due importanti appuntamenti: il 24 al 25 giugno arriva a Fieramilanocity EIRE, la fiera annuale del settore immobiliare. La manifestazione, organizzata dalla società di Intiglietta e giunta alla sua decima edizione, si affianca all'avvio del semestre europeo a guida italiana. Due momenti importanti per il calendario vista la congiuntura che vive l'Italia: «Che cosa si vuole fare dei beni che abbiamo? - chiede Intiglietta - il 24 si incontreranno investitori internazionali e rappresentanti del Governo ed è un'occasione da non perdere: se pensiamo al caso del fondo Blackstone che ha riversato nel Paese centinaia di milioni di euro, si può capire che possiamo attrarre molti miliardi dai grandi investitori. Le istituzioni però, visto anche che l'esecutivo Renzi dice di puntare molto sul ritorno degli investitori, devono dire quali asset sono disposte a mettere a disposizione e quali politiche hanno intenzione di attuare per sostenere la rigenerazione del Paese: l'occasione è unica e non bisogna perdere questo tram perché se lo lasciamo passare non si sa quando sarà il prossimo».
L'Italia è tornata dunque appetibile, grazie anche alle sue caratteristiche: «Negli altri Paesi - sottolinea Intiglietta - costruiscono nel deserto, mentre qui ovunque si vada si incontrano beni di grande valore in un contesto sociale, culturale, urbanistico e antropologico che è unico».
Il momento è dunque quello giusto per tanti fattori, ora tocca alla politica non sprecare l'occasione di rigenerare almeno un pezzo del Paese: «Basta pensare a tutte le caserme inutilizzate - conclude Intiglietta - o ai palazzi storici che si trovano in giro per l'Italia per capire l'immensità del patrimonio a disposizione e è necessario renderlo vivo aprendo anche alle privatizzazioni».
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