Conservazione e testimonianza. Il ruolo del museo in rapporto alla Storia come forma di conoscenza, apprendimento e gestione di beni culturali da mettere a disposizione del pubblico e dei visitatori è al centro di una giornata di studi oggi alla Biblioteca Braidense dalle 9 alle 18. È l'occasione per approfondire lo stato dell'arte della cultura italiana e delle culle in cui vengono custoditi tesori che fanno parte della nostra vita.
Il tema della divulgazione del patrimonio storico è ormai da molto tempo al centro della riflessione, dell'analisi e dell'approfondimento di un realtà che vede l'Italia un passo indietro rispetto a molti Paesi dell'Europa del Nord e del Centro. Le sale italiane pagano la colpa di voler dare maggior importanza al prestigio delle proprie collezioni piuttosto che a una strategia efficace per renderle fruibili a un pubblico composto non solo da appassionati, studiosi e specialisti. Si rende necessario così elaborare un sistema di fidelizzazione delle visite in modo che un percorso in sala non risulti un fatto isolato ma si completi con esperienze analoghe e complementari.
Oggi il museo deve confrontarsi con una realtà singolare, rispetto a ieri. Il sistema della comunicazione, anche in questo settore, non può ignorare il veicolo informatico, canale privilegiato per raggiungere una platea più larga. Il passato sembra scontrarsi con il futuro e chiedere a mezzi tecnici proiettati nell'avvenire il modo per diffondere il sapere culturale che viene dai nostri archivi.
È l'uso pubblico della Storia, in cui tanto si spese uno studioso come Arnaldo Momigliano e che non è mai tramontato, fino a diventare il fulcro intorno al quale ruota il dialogo per giungere a un'efficace gestione del patrimonio, non circoscritta alla conservazione e alla testimonianza perché entrambe risulterebbero mutilate nel caso di una scarsa e poco efficiente visibilità di ciò che la Storia e la ricerca hanno affidato alle mani di chi sovrintende le sale.
La giornata di studi «Musei e Storia» si annuncia importante a vari livelli grazie all'intervento dei molti relatori introdotti da Luigi Orombelli della Società storica lombarda e Maria Goffredo che farà gli onori di casa. I lavori della Braidense, presieduti da Maria Luisa Betri e Angela Donati, vedranno l'intervento di specialisti come i docenti universitari Maria Canella e Luigi Mascilli Migliorini e i responsabili di realtà museali internazionali. Il caso francese sarà illustrato da Zeev Gourarier, quello spagnolo da Josep Bracon Clapès e quello svizzero da Andrè Wavre.
Tra le altre esperienze anche gli apporti eterogenei degli italiani con Bianca Passera (Museo della seta), Emilia De Simoni (Museo delle arti), Gennaro Rispoli (Museo della medicina), Paolo Galimberti (Museo dell'assistenza), Camillo Zadra (Museo della guerra), Giorgio Montecchi (Museo del Risorgimento).SteG
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.