Impazzisce il computer per i turni dei macchinisti Treni e pendolari bloccati

Lunedì nero per i pendolari lombardi, con ritardi di 20, 40 minuti sulle linee principali. Il motivo? I macchinisti non si sono presentati al lavoro. O meglio, non sono nemmeno stati convocati. Da un paio di giorni, ad occuparsi della gestione dei turni del personale, degli orari e delle fasce da coprire è un sistema informatico che è andato letteralmente in tilt. Risultato: i dipendenti non sono stati avvisati per tempo e ad avviare i treni del mattino non si è presentato nessuno. Le difficoltà hanno riguardato un po' tutte le linee, sia quelle del ramo Fnm sia quelle gestite da Fs-Rfi: sulle linee «dello Stato» i rallentamenti maggiori si sono registrati sui treni Varese-Treviglio, 39 minuti di ritardo per un Milano-Domodossola, 40 un Malpensa-Bellinzona. Trenord non ha potuto che presentare le proprie scuse con un comunicato ufficiale.

«La causa - spiega Giuseppe Biesuz, amministratore delegato Trenord - è stata individuata nel malfunzionamento del nuovo sistema informatizzato di programmazione e gestione dei turni del personale, entrato in funzione domenica, in concomitanza con l'entrata in vigore del nuovo orario invernale». I tecnici sono rimasti al lavoro per l'intera giornata ed oggi il rischio di nuovi flop dovrebbe essere scongiurato. La Regione ha chiesto un rapporto dettagliato su quanto successo.

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