Incendio nel capannone: livelli di diossina oltre i limiti

L'Arpa: le concentrazioni di sostanze tossiche 40 volte superiori alle soglie di rischio. Poi i valori migliorano

Incendio nel capannone: livelli di diossina oltre i limiti

La diossina a livelli preoccupanti, ben oltre le soglie di pericolosità. I sindaci in prima linea che confermano il divieto di mangiare i prodotti dell'orto e che raccomandano di tenere le finestre chiuse. La popolazione più che allarmata. I primi risultati sugli inquinanti nell'aria dopo l'incendio del 3 gennaio scorso in un capannone di Corteolona e Genzone, in provincia di Pavia, sono stati tutt'altro che rassicuranti. Secondo le rilevazioni del Gruppo specialistico contaminazione atmosferica dell'Arpa, nelle dodici ore successive al disastro la concentrazione di diossine e furani (sostanze tossiche per la salute) è salita a oltre quaranta volte i limiti di attenzione.

La centralina di Cascina San Giuseppe, la più vicina al capannone andato a fuoco, ha registrato tra le 22.30 di mercoledì e le 10.30 del giorno successivo una concentrazione di inquinanti di 11,9 picogrammi per metro cubo. L'Oms raccomanda di alzare la guardia già da 0,3 picogrammi per metro cubo. «Almeno nella fase acuta dell'evento - ha spiegato l'Arpa in un primo momento - l'impatto sulla qualità dell'aria è stato significativo. Per una valutazione completa è necessario però attendere i risultati delle analisi dei campioni successivi, che daranno probabilmente valori inferiori. Si ricorda che per diossine e furani (Pcdd-Df) non è previsto un limite di legge: l'Oms indica in 0,3 pgeq/m3 il valore sopra il quale si è in presenza di una sorgente di diossine che merita di essere individuata e controllata nel tempo». Dopo il primo picco i valori in effetti, sempre secondo l'Agenzia regionale, come previsto «sono rientrati sotto la soglia» a 0,25 picogrammi al metro cubo. Il secondo campionamento, relativo alle ore dopo lo spegnimento delle fiamme tra il 4 e il 5 gennaio, ha attestato un miglioramento.

Spiega il sindaco di Corteolona e Genzone, Angelo Della Valle: «Attendiamo i risultati delle analisi che devono ancora essere effettuate: in particolare degli esami dell'Ats sul deposito a terra delle sostanze inquinanti durante l'incendio. Per il momento resta in vigore l'ordinanza comunale che vieta il consumo dei prodotti dell'orto e il pascolo degli animali». La pioggia ha probabilmente contribuito ad abbassare i livelli di sostanze tossiche. Oggi i Comuni della Bassa Pavese decideranno se prendere nuovi provvedimenti a tutela della salute o revocare quelli in vigore. I medici e i pediatri della zona sono comunque stati allertati per precauzione. «Le persone sono giustamente preoccupate», conclude Della Valle. Le scuole questa mattina riaprono, le finestre in questi giorni sono sempre rimaste chiuse e non ci sarebbe quindi pericolo.

La Procura di Pavia intanto ha aperto un'inchiesta per incendio doloso. L'allarme ambientale seguito all'incendio conferma però che il capannone abbandonato era usato come deposito abusivo di rifiuti pericolosi. Il prefetto di Pavia Attilio Visconti ha ordinato una mappatura completa di tutti i siti e i depositi della provincia considerati a rischio.

Entro il 30 gennaio tutti i 188 sindaci interessati dovranno inviare alla Prefettura gli elenchi dei depositi dove potrebbero essere nascosti rifiuti illegali. In Prefettura verrà inoltre istituito un nucleo permanente di esperti che dovrà preparare un piano di prevenzione a tutela dell'ambiente.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica