Investì e uccise una donna, preso il pirata L'incidente di via Tertulliano

Tradito da un microscopica traccia di vernice lasciata sulla borsetta della vittima, una signora di 65 anni che aveva travolto sulle strisce per poi fuggire vigliaccamente. Il labile indizio è stato infatti sufficiente agli investigatori della speciale squadra della polizia locale per individuare e arrestare il pirata della strada, un italiano di 30 anni di cui non è stato reso noto il nome, in attesa di essere interrogato dal pubblico ministero. Gianna Baroni l8 dicembre era in compagnia dell'amica «Titti» e stava attraversando la strada in via Tertuliano, non distante dalla casa dove viveva con il figlio Christian, quando fu travolta da un furgone bianco che sparì nel traffico lasciandole ferite e sanguinanti. Entrambe vennero poi portate in ospedale, dove «Titti» se la cavò per miracolo, mentre Gianna morì una settimana dopo senza aver mai ripreso conoscenza.
Le indagini furono affidate alla speciale squadra del Nucleo radiomobile della polizia locale, un gruppo molto efficiente che in questi anni è riuscito a risolvere l'80 per cento dei casi.

Partendo dalle strisce di vernice lasciate sulla borsa, i ghisa sono risaliti a un furgone bianco, rintracciato qualche giorno parcheggiato in una strada di Milano. Il veicolo era intestato a una senegalese, ma alla guida ci sarebbe stato il trentenne italiano arrestato l'altro giorno.

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