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«Irregolari, pericolanti o inutili il 40% dei segnali va rimosso»

Nel dossier dell'esperto finiscono anche quelli di Area B e in cinese

Una concentrazione di 243 cartelli stradali al chilometro contro i 110 della media nazionale, più del doppio. Una foresta di pali. L'importo stimato della segnaletica? Ammonta a circa 23,2 milioni di euro, «ma il 40%, pari a 9,4 milioni di euro, è inutile, sbagliata o ridondante». A dirlo è Enrico Bonizzoli, specializzato in progetti per la sicurezza stradale: dal 1992 ad oggi ha collaborato con il Ministero delle Infrastrutture, amministrazioni sparse in tutta Italia, ha formato tecnici e responsabili della gestione delle strade e tenuto corsi all'interno delle scuole. L'unica nota veramente dolente ammette «riguarda proprio la mia città, ho offerto più volte la mia collaborazione gratuita alla giunta per ottemperare a errori e irregolarità commesse negli anni ma l'hanno rifiutata. E purtroppo è una delle città con la peggiore segnaletica in Italia». Per passione e per mestiere Bonizzoli ha prodotto un dossier che aggiorna continuamente. E finiscono nel mirino per presunte irregolarità anche i cartelli più recenti, quelli di Area B e quelli rossi con le scritte anche in cinese nella Ztl Sarpi.

Il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale contesta: «Sala ha fatto piantare più cartelli stradali che alberi». Si mettono più cartelli di quelli che servirebbero, non si tolgono quelli superati, non si sostituiscono quelli danneggiati».

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