Ismail al Pd: «Non verrò alla Festa»

La donna simbolo dell'islam laico sbatte la porta in faccia ai dem

Porta in faccia. Per l'ultima volta. E rottura definitiva. «Il Pd deve capire cosa sta succedendo». Maryan Ismail ha deciso di declinare l'invito - poco elegante - del suo ex partito. Non sarà presente, dunque, all'evento che la segreteria milanese dei democratici ha organizzato per oggi nell'ambito della kermesse allo scalo di Porta Romana. Un «momento di formazione», chiamato «Islam, conoscere per capire».

L'iniziativa ha suscitato grandi polemiche fin dal momento della sua convocazione. La Ismail ormai è un volto noto, a Milano e non solo. Antropologa, italo-somala, è stata componente della segreteria metropolitana del Pd e fondatrice di un circolo. La frattura che l'ha portata all'abbandono del Pd è iniziata dieci mesi fa, quando si è detta contraria al bando immaginato dal Comune per la realizzazione dei luoghi di culto, con uno strascico di polemiche coi vertici del partito. A giugno, comunque, è stata candidata al Consiglio comunale ma ha lamentato l'isolamento subito dal suo stesso partito. Non eletta, ha atteso l'esito del secondo turno e nonostante la vittoria del centrosinistra ha deciso di lasciare il Pd con una clamorosa lettera indirizzata al segretario Matteo Renzi. Un atto di accusa lungo e articolato che è stato sintetizzato così: «Il Pd ha scelto come interlocutore la parte più oscurantista dell'islam». Dopo settimane di gelo, il Pd aveva deciso di chiamarla all'evento della festa in programma oggi. Ma l'ha relegata fra le «testimonianze», in un incontro nato «a porte chiuse». «Cosa c'è da nascondere?» ha chiesto pubblicamente. «I momenti di formazione sono per definizione a porte chiuse» ha replicato il segretario Pietro Bussolati, spiegando: «Vorremmo mettere al centro i contenuti e non le polemiche». E concedendo: «Niente in contrario se qualcuno volesse partecipare».

Se il tentativo era quello di non far scoppiare un caso, non è riuscito.

Viste le modalità dell'incontro, Ismail ieri ha deciso di non partecipare, anche per i nomi degli invitati che invece avranno tutti gli onori della ribalta ed eventi dal sapore leggero e divertito: «Non si può giocherellare - dice Ismail - la cosa è più grave di quel che appare a molti. Possibile che il Pd non trovi altri interlocutori?».

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