Isole e ciclabili, spariti 1.500 posteggi

La pedonalizzazione di piazza Castello è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Oggi dale 18 alle 20 coordinatori e consiglieri di Forza Italia saranno nella nuova - contestatissima - isola pedonale non solo per raccogliere firme contro la chiusura della piazza ma per dire «basta a blocchi e divieti» e difendere la «libertà di movimento per auto e moto». Parola d'ordine: «Anche chi lavora ha diritto a muoversi». E chi lavora crea indotto. Ma la locandina della protesta mette in fila le politiche con cui la giunta Pisapia in questi anni ha mostrato più interesse a piantare le bandierine dell'ambientalismo a tutti i costi piuttosto che aiutare un'economia in crisi. Da Area C, alla stangata Atm e del gratta e sosta, per citare quelle che oltre a creare disagi hanno pesato anche sulla spesa. Ma la lista continua con domeniche a piedi, restringimenti di carreggiata, alcune piste ciclabili inutili e costose, strade piene di buche. Il capogruppo di Fi Fabrizio De Pasquale contesta «l'eccessivo taglio di posti auto a rotazione, per i lavoratori che non possono muoversi con altri mezzi», ne ha quantificati «almeno 1.

500 cancellati in poco tempo per creare Zone 30, piste ciclabili spesso inutili, corsie preferenziali». Da viale Abruzzi a corso Indipendenza, dal Castello alla zona 30 in arrivo in zona Tortona-Savona, «la gente che lavora perde troppo tempo a cercar parcheggio».

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