«Israele non c'entra Contro la Brigata solo antisemitismo»

C'è l'antisemitismo dietro l'assalto alla Brigata Ebraica. L'allarme viene dall'interno della comunità, dal mondo della sinistra. «Chi ha insultato la Brigata Ebraica è semplicemente antisemita. La politica di Israele non c'entra nulla» ha detto ieri Daniele Nahum, responsabile cultura del Pd. E il portavoce della Brigata, Davide Romano, parla apertamente di «negazionisti». Purtroppo i precedenti sono tali per cui certe contestazioni erano attese. Per questo, il Pd aveva deciso di mettere in campo un servizio d'ordine ferreo, cui hanno partecipato direttamente il segretario Pietro Bussolati e gli assessori comunali, preoccupatissimi. Va anche rimarcato che la stragrande maggioranza dei partecipanti al corteo ha salutato con applausi e strette di mano il passaggio delle insegne dei partigiani ebrei, mentre l'assalto è stato inscenato da poche decine di autonomi ed estremisti. Non erano individui isolati, però. C'erano bandiere e slogan. E chi era per strada ha avuto l'impressione che solo l'intervento delle forze dell'ordine abbia impedito che l'aggressione verbale diventasse fisica. Grazie agli agenti non ci sono stati incidenti.

Da tempo però le frange più esaltate della sinistra usano il corteo come ribalta per le loro deliranti iniziative. E quegli insulti, gli sputi e le grida contro le Stelle di David peseranno a lungo come un macigno sul 25 aprile milanese.

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