Cronaca locale

Jazz, la Ghiglioni e Massa per il festival dell'Isola

Ecco l'opera ecologica di Battistelli per Expo: in scena storie, filosofie e il protocollo di Kyoto

Jazz, la Ghiglioni e Massa per il festival dell'Isola

Alle 21, secondo appuntamento con l'Ah-Um Milano Jazz Festival che sarà al celeberrimo Blue Note, luogo in cui Marco Massa e Tiziana Ghiglioni presenteranno Almost Chet, il loro omaggio al genio di Chet Baker, grande e indiscusso protagonista della scena del jazz, nel giorno esatto della ricorrenza della sua scomparsa. Marco Massa - definito da Vincenzo Mollica come «uno dei migliori autori attualmente in circolazione» – e Tiziana Ghiglioni, la first lady del jazz italiano, saranno accompagnati da una band di straordinari musicisti: da Humberto Amesquita a Simone Massaron.

Il teatro alla Scala conferma il suo impegno per Expo mettendo in scena un titolo ecofriendly. Punta l'indice contro l'anidride carbonica, ovviamente quella in dosi massicce, e lancia un appello a tutela dell'ambiente. S'intitola con una formula chimica, CO2, l'opera di un'ora e 35 minuti scritta dal compositore Giorgio Battistelli su libretto di Ian Burton, coppia già rodata in Riccardo III (in scena in sei teatri d'Europa)l. Il debutto, che è assoluto trattandosi di una prima mondiale, è per il 16 e si replica fino al 29 maggio. Aleggia l'ombra di «Una scomoda verità» di Al Gore. Ma anzitutto in CO2 convergono l'«ipotesi Gaia», miti induisti e accenni alla cultura giudaico-cristiana.

Pensieri e filosofie ma anche fatti: la sottoscrizione del Protocollo di Kyoto (1997), lo tsunami del 26 dicembre 2004, gli uragani, la globalizzazione del mercato e i problemi causati dal traffico aereo: scioperi inclusi. «È una storia d'amore», spiega Battistelli. Che chiarisce: «un amore tra l'uomo e la natura. Un soggetto globale, al di fuori di qualsiasi ideologia e religione. Un problema titanico guardato con la lente dell'arte».

Un'opera articolata in nove scene, aperta da un prologo e con un epilogo a congedo. Si parte con una conferenza del protagonista, il climatologo David Adamson, sulla sostenibilità e i danni subiti dal pianeta, lo speech è continuamente interrotto da eventi a sfondo cosmico e climatico. Compaiono così scienziati, ecologisti, ma anche arcangeli, Adamo ed Eva.

Vive il senso collettivo, tradotto da scene di massa con cori che cantano in latino, sanscrito, greco antico, russo, ebraico, arabo cinese... Un'opera - dunque - dotta, per la regia di Robert Carsen e la scenografia di Paul Steinberg.

Video e foto sono di Edward Burtynsky, artista che espone al Moma e al Guggenheim di NY. L'orchestra è diretta da Cornelius Meister. Diciassette i solisti, tra cui Pumeza Matshikiza, nel ruolo di Eva, Sean Panikka in quello di Adamo, mentre il climatologo David Adamson ha la voce di Anthony Michaels-Moore. Sicuramente spicca la figura del soprano Pumeza: giovane donna che ha saputo riscattarsi da una CO2 umana, vale a dire dagli ultimi scampoli dell'apartheid.

È infatti cresciuta nelle township di Città del Capo, fino ai 17 anni: quando ha scoperto di avere una voce. Ora è artista lanciata, incide in esclusiva per Decca. Il tema della sostenibilità sarà centrale nell'eredità immateriale che Expo lascerà a Milano e al Paese e quest'opera ne sarà una parte fondamentale – ha detto Filippo Del Corno, assessore alla Cultura - Quando quest'opera verrà ripresa in futuro, in altri teatri del mondo, sarà evidente come la riflessione suggerita dalla partitura sia profondamente legata ai temi di Expo 2015 e alle istanze di rilevanza planetaria che ne discendono.

«CO2 - ha sottolineato l'assessore - stimola quindi il pubblico ad un pensiero consapevole e responsabile con il linguaggio a volte provocatorio ma straordinariamente efficace dell'espressione artistica contemporanea, concorrendo così a potenziare quello straordinario laboratorio di idee che è il palinsesto di ExpoinCittà”.

Questa sera,nell'ambito della stagione concertistica del Conservatorio, va in scena la Sinfonieorchester Wuppertal diretta da Toshiyuki Kamioka (violinista Valeryi Sokolov). Il programma comprende J.Brahms - Concerto in re magg. op.77, R.Schumann Sinfonia n.2 in do magg. op 61. L' ucraino Sokolov è tra i più brillanti violinisti del mondo, collabora regolarmente con le più importanti orchestre e, dopo il successo in recital della scorsa stagione, torna a Milano per la Società dei Concerti quale solista con la Wuppertaler Sinfonieorchester.

Sokolov e Kamioka rileggeranno il Concerto per violino di Brahms, una delle opere più riuscite del Maestro amburghese.

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