L'«autunno caldo» dei no global

L'estate è stata sui generis? Prepariamoci a un «autunno caldo». Ma questa volta il meteo non c'entra, a promettere fuochi e fiamme in città sono i centri sociali, dopo lo sgombero del «Lambretta» martedì mattina. La polizia si è presentata all'alba in via Ferravilla e ha liberato le villette dell'Aler occupate dal 2011, ora saranno messe in vendita e i soldi incassati finanzieranno nuova edilizia sociale. Gli autonomi hanno protestato, dal mattino fino alle 20 in cinque hanno resistito sul tetto, poi sono scesi anche loro e hanno partecipato al mini-corteo di protesta nel quartiere. Ma ieri il centro sociale è tornato alla carica su Facebook, chiamando a rapporto «compagni e compagne» «contro «chi vuole fare di questa città un deserto, uniamo le nostre intelligenze insieme alle vostre, per progettare un autunno che più caldo non si può. Ci tolgono gli spazi, ci prendiamo la città». Non lascia presagire niente di buono sul fronte occupazioni. In agitazione ci sono anche gli autonomi dello Zam sgomberati dall'ex scuola comunale di via Santa Croce a fine luglio.

Ma per due spazi liberati con il silenzio-assenso del Comune (anche gli assessori di Palazzo Marino hanno partecipato ai tavoli in prefettura in cui si sono decise le azioni, nonostante l'indignazione contro Aler e Regione espressa dal braccio destro del sindaco Paolo Limonta) , l'amministrazione fa orecchie da mercante alla richiesta di sgomberare la Cascina Torchiera, che nell'ultimo mese ha organizzato rave party fino a notte davanti nei pressi del Cimitero Maggiore. É stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso della sopportazione nel quartiere. Il centrodestra chiede di allontanare gli occupanti da anni, ora anche i residenti si sono mobilitati con un appello al Comune.

Che ha avviato progetti di restyling nelle cascine abbandonate in vista di Expo, tralasciando - guarda caso - proprio quello che interessava la Cascina Torchiera. Per fare un bando pubblico e assegnare lo spazio a onlus andrebbe pri9ma liberato. Ma il 2015 è a un passo e per ora non si muove foglia.