Paola Fucilieri
Premessa fondamentale e obbligata: le società di autobus che si occupano di fornire il servizio di spostamenti dalla nostra città in quasi tutta l'Europa continentale e di cui vi stiamo per parlare, non sono minimamente implicate nella vicenda che raccontiamo e quindi non hanno alcuna responsabilità di sorta. Tuttavia segnalare un fenomeno in crescita è doveroso, soprattutto di questi tempi. Cioè ora che Milano - tra richiedenti asilo, titolari di protezione internazionale, beneficiari di protezione ma anche tanti clandestini qualunque - pullula di stranieri (3.743 secondo più recenti le stime di Palazzo Marino), si fa piccola e patisce. E arriviamo al punto. Speranzosi di poter raggiungere il nord Europa e uno status sociale migliore, sono parecchi gli stranieri clandestini che salgono di sera sull'autobus «dei desideri» della linea N07. Un mezzo che parte, sette giorni su sette, alle 19 dalla stazione di Lampugnano, in via Satta, diretto a Francoforte.
È vero: anche sulla tratta Milano-Amburgo, coperta sempre da questa linea di bus, la scorsa settimana sono stati fermati due eritrei con documenti falsi. Tuttavia è il mezzo con meta finale la città sul Meno (in tedesco Frankfurt am Main) ad attirare maggiormente i molti africani che fuggono da guerre e povertà, ma non desiderano vivere il resto della loro esistenza a Milano o, comunque, in Italia dove non vedono un futuro. Gran parte di loro, perlopiù eritrei, viaggia però con documenti falsi. Un elemento, questo, che non impedisce a questi disperati di tentare la «grande fuga». Sperando in un destino favorevole, che li faccia giungere a destinazione, magari senza che nessuno si accorga che non ne hanno titolo. Oppure, ancora meglio, senza essere proprio controllati, eventualità che accade più spesso di quel che si può credere.
L'orario e la zona di partenza sono perfetti per non dare nell'occhio: il bus lascia una delle zone più periferiche della città alle 19 (d'inverno è già buio da un pezzo) e si arriva a Francoforte alle 5.45 del giorno successivo. Tutto questo senza mai cambiare mezzo in un percorso che dura 10 ore e 45 minuti, facendo sei tappe dove la fermata più lunga dura 10 minuti. Zurigo è l'unica fermata Svizzera, poi a mezzanotte e un quarto si è già in Germania, a Lörrach. Quindi Friburgo (01.20), Karlsruhe (3.20), Mannheim (ore 4), Heidelberg 40 minuti dopo, e alle 5.45 arrivo a Francoforte. Tutto alla modica cifra di 43 euro e 50 centesimi. Una spesa irrisoria che con prenotazioni online e offerte in alcuni periodi può anche diminuire; praticamente nulla per chi cerca la libertà per la vita.
Nella serata altri bus partono da Lampugnano diretti a Francoforte dopo le 19.
la maggior parte, però, passa da Monaco di Baviera, città dove i passeggeri sono costretti a cambiare mezzo cambiare mezzo e il viaggio può durare anche 15 ore: un fatto che per un clandestino si traduce in una maggiore possibilità di controlli e quindi di rischi.Anche sul percorso Milano-Francoforte di recente sono stati bloccati altri eritrei con documenti falsi. E ora le polizie straniere stanno facendo controlli a tappeto. E noi?
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