Lampugnano «L'Islam è un pericolo»

«Con chi ammazza non c'è possibilità di dialogare. L'Islam è pericoloso: nel nome dell'Islam ci sono milioni di persone in giro per il mondo e anche sui pianerottoli di casa nostra pronti a sgozzare e a uccidere». Toni decisamente forti quelli usati ieri dal segretario Matteo Salvini con l'europarlamentare Mario Borghezio, Alessandro Morelli e Stefano Bolognini alla manifestazione della Lega a Lampugnano, vicino al Palasharp dove la giunta del sindaco Pisapia vorrebbe la moschea. Un progetto da contrastare, secondo Salvini, a maggior ragione dopo i fatti di Parigi. Perché «l'Islam non è come le altre religioni e non va trattato come le altre religioni. E quindi prima di concedere qualsiasi spazio bisogna pensarci molto, ma molto bene». Al suo fianco oltre a Borghezio i militanti del Carroccio che distribuiscono volantini con le vignette sugli islamici del settimanale Charlie Ebdo . Ma nessuna deriva lepenista. «Pena di morte per i terroristi? Io dico di no. Per loro vorrei solo ergastolo vero e lavori forzati».

Molto critico Salvini per l'esclusione della Lega dalla manifestazione organizzata ieri da Emergency a cui hanno aderito sigle e partiti della sinistra e le organizzazioni islamiche. «È squallido che coi cadaveri ancora da seppellire ci sia qualcuno che isola altri, come la Lega e Marine Le Pen. E poi saremmo noi a strumentalizzare». Ingiustificabile dopo le stragi di Parigi essere esclusi dagli appelli alla «finta unità» di una sinistra «più preoccupata di attaccare la Lega che di condannare i terroristi». Dal Comune il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris parla di una manifestazione in cui «stiamo uniti senza strumentalizzare». Aggiungendo che «la Lega ha una posizione diversa, non è un problema di esclusione ma di diversità di posizione». Per l'assessore Pierfrancesco Majorino «Salvini invece di lavorare per unire le forze e le istituzioni contro il terrorismo, cerca di seminare odio e paura. Il modo più sbagliato per affrontare la situazione».

Parole che aumentano ancor più la frattura, con la Lega pronta a contestare le aperture dell'amministrazione Pisapia alla comunità musulmana (magari anche chiedendo un referendum) e il governo Renzi dove per Salvini ci sono «ministri pronti a negare che le stragi di Parigi abbiano matrice islamica. Questi sono ministri pericolosi, in Italia abbiamo un governo pericoloso». Perché ormai contro l'Occidente c'è «una guerra in atto, non c'è più tempo per rispondere alla violenza con il buonismo, con l'accoglienza, con la tolleranza. Bisogna rispondere con la forza che la democrazia permette, non con il sangue. Ma non è il momento di cedere».

Con Borghezio pronto su Fb a ricordare le parole profetiche di Oriana Fallaci: «Intimiditi come siete dalla paura d'andar contro corrente oppure d'apparire razzisti, non volete capire che qui è in atto una Crociata all'inverso».

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