«Mi chiamo Evaristo» è la biografia di Beccalossi, uno dei campioni più amati dell'Inter. A 58 anni, l'ex fantasista bresciano, esce dalla tv e diventa presidente del Lecco, in serie D. I blucelesti vantano 3 campionati di A (negli anni '60) e 15 cadetti, l'ultimo nel '72-73.
Evaristo, da dirigente è al debutto?
«Ho esordito un anno fa alla Berretti del Brescia, con Massa allenatore, ex Legnano. Sarà la mia prima volta con una squadra non giovanile».
Ha mai provato a fare il tecnico?
«Non mi è mai piaciuto. Come presidente coordinerò tutto».
A chi si affida?
«In panchina resta Rocco Cotroneo, ex centrocampista anche del Palermo, in B. Avevo seguito la sua preparazione, mi ha convinto sul campo. E in fondo quello è il mio posto».
Lecco ha 48mila abitanti e fra i capoluoghi lombardi, nel calcio,precede solo Sondrio...
«È una città molto stimolante. Il motto? Poche parole e molti fatti. Vogliamo salire presto in Lega Pro».
Quanto ha speso?
«Il budget in serie D può raggiungere anche cifre importanti, recuperabili tramite sponsor. Il piano è annuale, per una società che faticava a iscriversi al campionato».
Andrà anche in panchina, come l'ex presidente del Mantova?
«Non credo, mi piace vivere la partita in un altro modo».
Coinvolgerà Altobelli, suo partner nerazzurro?
«Assolutamente no. Spillo ha altre priorità, è spesso su al Jazeera. Adesso si cammina con le proprie gambe».
Lasciò il calcio a 35 anni. Era un «prezzemolino» in tv...
«Nell'ultima stagione ero spesso a Raisport, al Processo del Lunedì, e a 7Gold».
Per il Lecco abbandonerà la ribalta televisiva?
«No, perché a livello di marketing è importante chi rappresento. Ogni opinionista deve ricordare che i protagonisti sono i calciatori. Fanno tutti i professori...».
Gente mai stata in campo insegna calcio agli allenatori. Lei come differenzia gli interessi?
"Gestisco la pubblicità, proprio a 7Gold, tramite la mia società - Capital - che era stata anche a Telelombardia. Ho un ufficio con 10 persone».
Che Inter prevede?
«Faccio i complimenti al ds Piero Ausilio, si è mosso molto bene, senza spendere tanti soldi, per una campagna acquisti che neanche mi aspettavo così. Il presidente Moratti era stato straordinario, adesso però il mercato si fa in modo diverso, a 4 anni dal triplete».
La storia dell'Italia è piena di fantasisti sacrificati dalla nazionale. Se Del Piero ha disputato 4 Europei e 3 mondiali, Beccalossi non meritava un esordio in azzurro?
«Non ho rimpianti. Ora voglio proporre un calcio diverso, farlo restare a galla in un momento economicamente complicato. Le società vanno pensate come aziende».
È un binomio unico, padre e figlia volti televisivi.
«In effetti è strano. Abbiamo iniziato assieme, a Telelombardia».
Ha conosciuto altri Evaristo?
«No. Basto io...».
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