Francesca AmèLa Milano dell'arte mette in agenda alcuni interessanti appuntamenti per l'anno appena iniziato, forte di un biennio piuttosto positivo grazie all'aumento del turismo culturale legato a Expo. Nel centenario di Umberto Boccioni (1881-1916) si celebra «Genio e Memoria» - questo il titolo della mostra dell'artista futurista dal poliedrico talento e dalla forte personalità: l'appuntamento è per il 23 marzo con una mostra complessa, allestita su tre sedi (Palazzo Reale. Castello Sforzesco e Museo del Novecento) che presenta oltre duecentocinquanta opere tra disegni, dipinti e incisioni. La chicca: una sessantina di disegni, conservati negli archivi dello Sforzesco, e documenti inediti. Un omaggio alla produzione meneghina del padre del Futurismo, un modo per riflettere, grazie alla curatela di Francesca Rossi e Agostino Contò, sull'importante contributo di Boccioni alle avanguardie. A luglio a Palazzo Reale che da oggi ha anche un sito tutto nuovo: www.palazzorealemilano.it) arriva la grafica inquietante di Escher, nella tappa milanese di una mostra già presentata a Roma, mentre originale è il taglio della mostra dedicata a Rubens e alla nascita del Barocco (dal 27 ottobre 2016): Anna Lo Bianco indaga l'influenza del fiammingo sugli artisti italiani più giovani quali Pietro da Cortona, il Bernini, Luca Giordano. Tornerà a Milano, in prestito dalla Pinacoteca di Fermo, L' «Adorazione dei pastori» esposta a Palazzo Marino durante le festività natalizie. Palazzo Reale accoglie anche due mostre di arte contemporanea: una personale dello Studio Azzurro che, in concomitanza con la Settimana del Salone, ad aprile presenta i suoi lavori orientati a un uso delle nuove tecnologie per favorire il dialogo tra l'opera d'arte e chi la guarda e in estate un'antologica, curata da Marco Bazzini, su Emilio Isgrò e la sua raffinata arte concettuale. Se al Mudec approdano due artisti block-buster come Mirò e Basquiat, Palazzo della Ragione punta (ancora una volta) sul facile connubio tra fashion e fotografia: si alterneranno le personali di Herb Ritts, William Klein, Giovanni Gastel (curatela di Germano Celant) e James Nachtwey. Non si è voluto rischiare: nomi di grido, foto di sicura presa sul pubblico. Più innovativa appare invece la scelta di esporre, per la prima volta in uno spazio pubblico italiano, il meglio dell'arte cubana dagli anni Settanta ad oggi: curata tra gli altri da Diego Sileo, la collettiva presenterà anche i ci lavori di Lázaro Saavedra (dal 5 luglio) mentre la Gam aprirà nell'autunno del 2017 i suoi depositi e in «Sottosopra» metterà in mostra sculture tra Otto e Novecento da tempo non esposte. Il Museo del Novecento, forte anche dei nuovi spazi espositivi temporanei, ospiterà da maggio una riflessione sull'opera di Mimmo Paladino mentre il Castello Sforzesco rifletterà sulla Pietà Rondanini letta dalla macchina fotografica di Mario Cresci.
Budget per la cultura in linea con quello del 2014 parola di Filippo Del Corno, assessore alla partita e ottimismo verso il futuro: tra i progetti avviati per il 2017, una mostra su Caravaggio, su Toulouse-Latrec, su Dürer e su Dalì. Prima però ci saranno le politiche, e bisogna capire come cambieranno, se cambieranno, le nomine direttive nei vari settori (museo del Novecento in primis).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.