L'arcivescovo Scola: «La libertà propria e altrui si paga di persona»

È la libertà al centro dell'omelia del cardinale Angelo Scola (nella foto) nella terza domenica d'Avvento, il periodo che prepara al Natale. «Non si ama la libertà propria ed altrui senza pagare di persona il suo inestimabile prezzo, come dimostra il Battista imprigionato» dice l'arcivescovo. Spiega come la libertà a cui si riferisce è molto più piena della semplice possibilità di fare ciò che si vuole, come il termine è oggi comunemente inteso: «L'esaltazione della libertà non è ultimamente adeguata se l'uomo, in ogni scelta del suo libero arbitrio, non tende ad aderire personalmente alla verità con responsabilità». E ancora: «La libertà non è solo scelta, è anche obbedienza. Solo questa libertà integrale potrà far maturare nella Chiesa cristiani autentici e nella società uomini e donne capaci di bene comune».
Il riferimento è a «questo frangente storico assai delicato per il Paese». L'arcivescovo cita la Nota per le elezioni diffusa dal Consiglio episcopale milanese, per dire che il suo «unico scopo» è «la promozione di questa piena libertà».

Invita a guardare la realtà per cercare tracce del modo in cui Dio vuole agire insieme con l'uomo: «Noi sottovalutiamo i fatti: invece la realtà è la trama delle circostanze e dei rapporti», «che concorrono a dispiegare la realtà davanti alla nostra libertà» e sono segni «in cui dobbiamo saper vedere il disegno di Dio».

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