Francesca AmèPrezzo massimo di vendita: seimila euro, non uno di più. Mentre le fiere d'arte contemporanea che sorgono come funghi in mezzo mondo puntano dritte ai record di quotazioni, «Affordable Art Fair» scommette su un'arte accessibile, alla portata di tutti, anche di giovani collezionisti con il portafoglio non proprio gonfio. L'idea di una fiera d'arte contemporanea attenta alle ultime tendenze del mercato, ma non per questo da esso vampirizzata, è nata a Londra diversi anni fa: il progetto è piaciuto e ha attecchito altrove. A Milano, terreno fertile per un collezionismo meno paludato, da sei anni raccoglie un buon consenso di pubblico: la cornice del Superstudio Più, in zona Tortona, fa il resto e questa settimana, quasi ad anticipare la tradizionale stagione dell'arte, «Affordable Art Fair» presenta le sue proposte (dal 17 al 20 marzo, in via Tortona 27, www.affordableartfair.com) Sono ottantacinque le gallerie, nazionali e internazionali, chiamate a esporre. Novità di quest'anno: la sezione dedicata alla Street Art. Curioso: in un momento in cui, come sta accadendo a Bologna, si discute se l'arte di strada debba entrare in galleria e lasciare i muri per cui è stata pensata, una fiera innovativa come questa decide di metterla direttamente sul mercato. Da segnalare in questa sessione il lavoro di D406 Fedeli alla Linea che porta in fiera i sogni zoomorfi di Ericailcane e il potente progetto sul femminile della colombiana Bastardilla mentre Pisacane Arte propone Yux e i suoi ritratti non convenzionali. Tocco esotico: dall'isola di Reunion, nell'Oceano Indiano, arrivano anche le opere di artisti dai colori esplosivi e seducenti. Non è l'unico passaggio a Oriente che si concede la fiera: accanto alle sezioni (Main, per gli artisti più consolidati, Young per gli emergenti, e Fotografia) ospite d'onore della sezione Exchange è la Corea del Sud. Proprio a Seul lo scorso settembre si è svolta la prima edizione dell' «Affordable Art Fair» a dimostrazione dell'esportabilità di questo format e da Seul arrivano sei gallerie coreane e un ricco programma di Asian Night dedicato alla scoperta della cultura coreana tra dj-set, calligrafia e messe in scena.
Tra le chicche in mostra negli spazi del Superstudio Più, le opere del cinese Jacky Tsai, famoso per aver realizzato i teschi floreali che hanno fatto la fortuna del discusso stilista Alexander McQueen (li presenta Eyestorm, una galleria da tenere d'occhio: ha sede a Londra ma si promuove quasi solo online e sta prendendo parecchio piede sul mercato).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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