La palestra con il controsoffitto crollato è chiusa a chiave, ma attraverso i vetri si vede il disastro. Sembra sia passato un uragano. A terra sono precipitati tutti i pannelli metallici che erano agganciati con cavi d'acciaio al soffitto in muratura. Sul campo ci sono calcinacci, i grossi lampadari che erano anche loro ancorati al soffitto e i rivestimenti isolanti. Se si alza lo sguardo, si vedono alcuni cavi ancora penzolanti e grossi buchi nel soffitto che rivelano i mattoni: in alcuni punti il pannello del controsoffitto si è portato dietro pezzi di muro.
L'edificio che ospita l'istituto comprensivo «Linneo» al civico 2 dell'omonima via è di proprietà del Comune, che ha la responsabilità tecnica della manutenzione. La struttura è piuttosto vecchia, ha circa quarant'anni, mentre il controsoffittatura crollata era stata fatta esattamente 31 anni fa. Pure in una seconda palestra, dove non ci sono stati crolli ma che è stata chiusa per precauzione. Nei mesi scorsi sono stati eseguiti lavori considerati urgenti, durati praticamente tutto il passato anno scolastico. Sono stati rifatti alcuni bagni delle aule, il soffitto di un corridoio da cui filtrava l'acqua, i bagni e gli spogliatoi delle palestre. Queste ultime sono state anche ritinteggiate, ma sul soffitto e sul controsoffitto non è stato fatto alcun intervento. Nonostante da anni la palestra danneggiata si allagasse ogni volta che pioveva a causa delle copiose infiltrazioni d'acqua. I problemi erano stati più volte segnalati dal preside e Palazzo Marino spiega che infatti anche l'impermeabilizzazione del tetto della palestra era stata rifatta di recente. I tecnici di Palazzo Marino hanno svolto un sopralluogo lunedì pomeriggio e uno ieri. Non sono ancora in grado di stabilire le cause del cedimento, le verifiche continuano. Non è detto che il motivo siano state le infiltrazioni: nei giorni scorsi non ha piovuto e i pannelli isolanti caduti erano completamente asciutti. Anche se il cattivo stato e l'instabilità del soffitto potrebbero essere il risultato di anni di acqua penetrata fra i mattoni.
Il primo comunicato del Comune, martedì sera, ha scatenato le proteste dei genitori: «Dice - sottolinea la presidente del Comitato Rosanna Bolelli - che le aule sono state sottoposte ad attente verifiche e che sono sicure. Che le lezioni possono continuare. Ma i tecnici sono arrivati intorno alle 16.30, come hanno avuto il tempo di controllare a fondo tutte le aule?».CBas
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