Cronaca locale

L'avvocato dice «nì» ai Radicali Cappato: è come tutti gli altri

L'avvocato dice «nì» ai Radicali Cappato: è come tutti gli altri

Il candidato del centrosinistra Umberto Ambrosoli non vuole i Radicali nella sua coalizione. Anzi sembra di capire essere il Pd a non gradire l'avvicinamento a Marco Pannella. Tanto lodato, soprattutto a parole, quando si occupa d'altro, ma non proprio il benvenuto quando ci son da dividere programmi e seggi. E così i Radicali, in attesa di decidere se presentare o no un candidato, cominciano la raccolta di firme per la «Lista Amnistia, Giustizia, Libertà». «A fronte della nostra richiesta di incontro per discutere l'apparentamento - ha spiegato Marco Cappato che sarà capolista a Milano, Monza e Brescia -, mi è stato comunicato dall'entourage di Ambrosoli che la soluzione prospettata, a seguito della riunione del tavolo di coalizione, non prevede l'apparentamento della nostra Lista, sul quale non vi sarebbe il consenso dei partiti della coalizione». Una decisione che ha provocato malumore. «Duole constatare - le parole di un deluso Cappato - come si sia in presenza di un tipico riflesso in stile penatian-formigoniano che non fa ben sperare sulle capacità di Ambrosoli di essere libero dai peggiori condizionamenti dei partiti che lo sostengono». Non solo. «Ora siamo mobilitati sulla raccolta di firme per le quali, non a caso, i partiti lombardi di destra-centro-sinistra si sono auto-esentati all'unanimità». Con Ambrosoli che, chiedendo a Cappato un nuovo incontro, conferma come la coalizione che lo appoggia abbia espresso «difficoltà ad allargarsi a un progetto di scopo, l'amnistia (cosa diversa dalla questione carceraria) che non è materia di diretta pertinenza regionale» e, quindi, a dare il via libera all'apparentamento. «Il mio intento - ha aggiunto - è stato segnalare le molte convergenze di sensibilità sui temi proposti che animano il dibattito politico dei Radicali e che trovano rappresentazione nelle candidature della lista civica che mi appoggia». Poco convinti i militanti che ieri hanno aspettato Ambrosoli davanti al Teatro Dal Verme con i cartelli «E i Radicali no?». Era l'apertura della campagna elettorale.

Dentro la sfilata di soliti noti, da Lella Costa a Roberto Vecchioni.

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