La Lega candida Fontana. "Sono pronto a proseguire"

Incontro con i vertici del partito a Palazzo Lombardia. "Io ancora più determinato". La palla passa agli alleati

La Lega candida Fontana. "Sono pronto a proseguire"

Fontana candidato «naturale». La Lega fa i conti con il secondo turno delle elezioni amministrative e già guarda alle Regionali del 2023.

Il bilancio nei Comuni è negativo - il centrodestra ha perso tutti e tre i capoluoghi al voto - ma non al punto da indurre a disfare ciò che c'è. Anzi, per qualcuno l'esito dei ballottaggi rafforza l'esistente, e «la necessità di un centrodestra unito intorno a chi è capace di unire». Ecco dunque la candidatura di Attilio Fontana, il governatore in carica che ha affrontato le bordate del Covid e ha guidato la reazione della Lombardia, senza perdere la fiducia del suo partito e il rispetto degli alleati.

Puntualissimi, alle 15 ieri si sono incontrati a Palazzo Lombardia il leader nazionale Matteo Salvini, il ministro Giancarlo Giorgetti e il segretario regionale Fabrizio Cecchetti. Con loro, il padrone di casa Fontana. L'incontro si è concluso dopo circa un'ora e mezzo. «La Lega - hanno riferito dal partito - forte di 235 sindaci, 2mila amministratori locali e 10mila militanti in tutta la regione, ha confermato la volontà di preservare l'unità del centrodestra» e ha sottolineato «l'orgoglio per l'ottimo lavoro fatto negli ultimi anni nonostante drammatiche difficoltà». Fontana - ecco la conclusione - «è il candidato naturale, così come già confermato dagli altri leader della coalizione». «La Lega ha deciso - spiega Cecchetti - Per me, se rimane compatto, con Fontana, il centrodestra vince. Noi andiamo avanti col lavoro sui problemi dei lombardi, e d'altra parte non ci siamo mai fermati, mentre altri pensano allo ius scholae». La prossima settimana, il Carroccio farà il punto con i consiglieri regionali, gli assessori e il presidente, per individuare i prossimi obiettivi a partire da sanità, trasporti e lavoro.

«Il vertice è andato bene - ha commentato Fontana - nel senso che la Lega ha ribadito il sostegno nei miei confronti, quindi sono contento di questa affermazione. Come ho già detto sono pronto a proseguire il mio lavoro». «Ottimo lavoro» ha detto. Fontana quindi, vuole orgogliosamente difendere fino in fondo il suo operato. Ora la coalizione deve gestire il dualismo che si è creato con la vice, Letizia Moratti, la quale, forte del suo lavoro - sul fronte della campagna vaccinale e del «ritorno alla normalità» - nei giorni scorsi si è fatta avanti, e ieri ha confermato di essere pronta a correre. «Nel centrodestra c'è un vuoto politico, una frammentazione - ha spiegato a margine della nuova edizione di Salute Direzione Nord al Palazzo delle Stelline - Manca di entusiasmo e capacità di portare l'elettorato a votare. Sarebbe importante riuscire a parlare a un elettorato più ampio di quello che c'è già». Poi, interpellata sulle riflessioni dei partiti sull'esito dei ballottaggi, ha aggiunto che «ci sono leader politici che adesso stanno facendo le loro valutazioni». «Per loro rispetto non aggiungo altro» ha precisato, dopo aver puntualizzato che «saranno i partiti a decidere». Nel tardo pomeriggio, poi, partecipando alla presentazione del libro della giornalista Annalisa Chirico alla Mondadori di piazza Duomo, a proposito della sua discesa in campo ha ribadito di aver voluto così fermare le ipotesi di terzo polo col suo nome, e commentando la scelta della Lega su Fontana ha assicurato: «Io non mi sento messa da parte dai miei concittadini e per me questa è la bussola, la stella polare. Per me l'impegno è nei loro confronti».

«Mi misuro con la mia coscienza e con il fatto di mettermi a disposizione se penso che posso dare un contributo. Credo di poter essere anche scomoda, ma rispondo a coloro che devo servire» ha concluso la vicepresidente, annunciando un prossimo incontro con Salvini.

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