Il messaggio che filtra dopo la visita di ieri in Regione dei triumviri Roberto Maroni e Roberto Calderoli per incontrare assessori e consiglieri, è che nella Lega le «pulizie» non siano finite. Fatta fuori lassessore Monica Rizzi, ora potrebbe toccare a Davide Boni, il presidente del consiglio regionale su cui pende unindagine per corruzione legata a tangenti per la concessione di aree edificabili a Cassano DAdda e la cui offerta di dimissioni era già stata respinta dal partito a marzo. Ma dopo settimane di difesa a oltranza, ora il Carroccio sembra intenzionato a scaricarlo. Nessuna richiesta di dimissioni fino a eventuali nuove (e cattive) notizie in arrivo dai magistrati, era la linea dettata da Umberto Bossi ancora nel pieno del suo vigore politico. Ma ora in via Bellerio laria è cambiata. E la rivoluzione dei «barbari sognanti» maroniani, dopo le epurazioni di Rosi Mauro e Francesco Belsito, ora travolge la Regione. «Non sarebbe strano - ha detto ieri il capogruppo Stefano Galli parlando proprio delle dimissioni di Boni -, se a breve anche dai triumviri ci fosse la richiesta di un passo indietro. Così eviteremmo dicerie e chiacchiericci su una presunta caccia alla streghe». Perché «con le dimissioni di Renzo Bossi qui dentro è cambiato tutto». Boni ieri pomeriggio è andato in via Bellerio per incontrare Calderoli. Sembra che la Lega non gli avrebbe chiesto le dimissioni, ma gli avrebbe lasciato libertà di coscienza. Un messaggio chiaro in un partito in cui il primo comandamento è lobbedienza. Come ha ben capito la Rizzi che ieri ancor prima dellarrivo di Maroni e Calderoli al Pirellone ha consegnato a Formigoni la sua lettera di dimissioni. «Alla richiesta del mio partito di fare un passo indietro - ha scritto - rispondo obbedisco, come ho fatto nel 2010 per candidare Renzo Bossi e in tutti questi ventiquattro anni di Lega Nord». Chiaro riferimento a come quella campagna elettorale non fosse certo stata una sua iniziativa. Dimissioni «per motivi suoi irrinunciabili», ha spiegato Formigoni. «Le ha presentate e abbiamo preso atto di questo - lo stringato commento di Maroni -. Il capogruppo in Regione Stefano Galli ha annunciato la sua sostituzione con la consigliera Luciana Ruffinelli e quindi la questione è risolta». Per Galli «una scelta ottimale anche perché nellesperienza di consigliere come presidente della commissione Cultura, Formazione e Sport ha trattato tematiche in linea con quelle dellassessorato». Stop e avanti il prossimo. «Ci sono persone che hanno sbagliato - la sentenza minacciosa di Manuela Dal Lago, la terza triumvira - Verificheremo questi errori attraverso la magistratura».
Con la Rizzi che sottolinea di essersi dimessa «nonostante siano chiuse le inchieste che mi vedevano coinvolta e addirittura vi sia stata la remissione della denuncia per dossieraggio». Contraccolpi elettorali? «È molto probabile che ce ne siano - dice il maroniano Attilio Fontana -, anzi quasi sicuro. Limportante è mantenere viva lanima della Lega». GdF- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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