Cronaca locale

"Solidarietà a Israele". Ma la sinistra si spacca a Milano

La mozione sull'espressione di solidarietà per gli attentati in Israele e per le contestazioni alla Brigata ebraica ha scatenato un terremoto nel consiglio comunale di Milano

"Solidarietà a Israele". Ma la sinistra si spacca a Milano

Lo scorso 25 aprile, durante le celebrazioni che ricorrono annualmente per l'anniversario della Liberazione, a Milano si sono alzati i soliti cori contro la Brigata ebraica, sbarcata in Italia nel 1944 e operativa dal 1945 sul fronte adriatico. Oltre a fornire supporto militare, la brigata si impegnò in ambito civile anche per supportare la comunità ebrea in Italia. Le contestazioni alla Brigata ebraica, che sfila regolarmente nei cortei del 25 aprile, sono diventate una cattiva consuetudine di questa giornata e nell'ultima seduta del consiglio comunale a Milano, questo caso è stato inserito in una mozione della Lega, supportata dall'intero centrodestra, con la quale si chiedeva di condannare i numerosi recenti attentati nello Stato di Israele, una ferma presa di posizione contro il gruppo terroristico Hamas e una piena solidarietà a Israele, unico Stato democratico in tutto il Medio Oriente.

Tra le richieste c'era anche l’impegno a contrastare gli episodi di antisemitismo ed antisionismo al corteo del 25 aprile e in altre occasioni. Tuttavia, come ha denunciato Silvia Sardone, "incredibilmente il Pd ha preteso una emendamento (poi approvato a maggioranza nonostante il nostro voto contrario) che ha cancellato la dicitura 'Israele, unico stato democratico in Medio Oriente senza addurre motivazioni valide per questa scelta. La mozione così modificata è stata approvata grazie ai voti dell'opposizione perché la sinistra si è spaccata, con l’imbarazzante voto contrario di alcune parti della sinistra e soprattutto dei consiglieri della lista Sala".

L'esponente della Lega in consiglio comunale si è detta amareggiata da quanto accaduto tra le mura di palazzo Marino, perché "è francamente sconcertante che ancora oggi ci siano posizioni anti israeliane e ambiguità sul terrorismo e sugli insulti alla Brigata Ebraica e allo Stato di Israele da parte delle frange estremiste della sinistra". Proprio per chiarire quali siano le posizioni in consiglio comunale, Silvia Sardone si è rivolta al sindaco di "spiegare la sua posizione, tenuto conto dell’incredibile voto della sua lista che a tutti gli effetti risulta molto simile a quella espressa dai centri sociali e da certi ambienti islamici non moderati".

Fornendo il pieno e totale supporto della Lega a Israele, al popolo ebraico e alla comunità ebraica milanese, Silvia Sardone ha concluso: "Milano non merita questi spettacoli irrispettosi della storia; inoltre gli episodi di sangue recenti non possono essere sottovalutati ma anzi devono essere condannati con forza dalle istituzioni".

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