Legionella, salgono a 48 i casi di contagio a Bresso

Sotto esame la rete idrica di oltre 400 condomini per cercare di trovare le fonti del batterio

Legionella, salgono a 48 i casi di contagio a Bresso

Ancora due nuovi contagi di legionella a Bresso e il bilancio sale a quota 48 casi. Gli ultimi pazienti sono stati ricoverati all'ospedale Bassini di Cinisello e a Niguarda ha precisato l'Ats Città metropolitana che ha aggiornato il conteggio dei cittadini infettati dal batterio. Le persone ora ricoverate sono in totale 23: 13 a Niguarda, 7 al Bassini, mentre un paziente è ricoverato al Sacco, uno al San Gerardo di Monza e uno all'ospedale Mater Domini di Catanzaro perché ha accusato i sintomi mentre era in vacanza in Calabria. Aumenta anche il numero dei campionamenti degli esperti per cercare di identificare la fonte del contagio. Al momento al Laboratorio di prevenzione sono in corso di analisi «454 campioni prelevati in 42 abitazioni e 38 siti sensibili».

Tutti i condomini di Bresso dovranno autorizzare il prelievo dell'acqua nei loro impianti, attività che riguarderà oltre 400 strutture. È quanto è stato deciso dopo un incontro tra il sindaco di Bresso, Simone Cairo, e gli amministratori di condominio associati Anaci, insieme ai tecnici dell'Agenzia tutela della salute della Regione. Il controllo a tappeto «unico in Italia» ma «giustificato dalla situazione che rimane complessa». Con questa azione la maggioranza dei cittadini di Bresso conoscerà lo stato degli impianti del proprio condominio rispetto alla presenza del batterio della legionella e lo studio della nuova mappatura permetterà di gestire il rischio anche in assenza di casi conclamati.

Intanto, una donna lombarda è stata ricoverata al San Paolo di Savona con la stessa sintomatologia, riconducibile alla legionella. La paziente si trovava in vacanza in Liguria e aveva la malattia in incubazione. Lo ha confermato la Asl 2 che sottolinea come la patologia non si diffonda per contagio umano, ma solo tramite l'acqua o gli impianti di condizionamento. La donna era in compagnia del marito che, al momento, non risulta essere ricoverato. Non è stato specifica se i coniugi, dei quali uo solo ha accusato i sintomi della malattia siano originari o residenti a Bresso, il paese che è stato più violentemente colpito da questo allarme sanitario. La guardia delle autorità comunque resta altissima.

L'impegno per trovare le cause e frenarne le conseguenze sono state messe in campo e ogni tentativo verrà intensificato grazie alle analisi di laboratorio che diranno quale parte del centro dell'hinterland milanese è in stato di più grave rischio nel contrarre la legionella.

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