Lettera-diffida ad Atm "Gli ausiliari multino solo sulle strisce blu"

Per la Cassazione non possono "sconfinare" Fi: irregolare la metà delle sanzioni nel 2016

Lettera-diffida ad Atm "Gli ausiliari multino solo sulle strisce blu"

Oltre 730mila sanzioni nel 2016. Gli ausiliari del traffico e della sosta sono quasi delle «macchine» da multe. Puniscono chi posteggia in doppia fila, chi occupa marciapiedi, la sosta cosiddetta «selvaggia». Il fatto però è che spetta ai vigili e non agli ausiliari tartassare gli automobilisti che trasgrediscono le regole fuori dalle strisce blu, mentre solo la metà della multe firmate dagli ausiliari durante tutto l'anno scorso riguardavano gli spazi regolamentati . Gli ausiliari, secondo la giurisprudenza più recente, devono limitarsi al controllo delle strisce blu. Punto. É per questo che il consigliere comunale di Forza Italia, Fabrizio De Pasquale, nei giorni scorsi ha inviato una formale lettera che vale come diffida - e potrebbe tradursi quindi in una denuncia per abuso d'ufficio - al nuovo presidente di Atm Luca Bianchi.

«Come le sarà certamente noto - scrive De Pasquale - la Corte di Cassazione con la sentenza numero 2973/2016 ha stabilito che mentre i dipendenti delle aziende di trasporto pubblico possono elevare multe agli autoveicoli solo con riguardo alle corsie riservate ai mezzi pubblici, gli ausiliari della sosta devono limitare il proprio raggio d'azione alle aree di sosta in concessione e limitatamente agli spazi delimitati dalle strisce blu. In caso di reciproci "sconfinamenti", i verbali sono nulli, e questo indipendentemente o meno da delibere comunali che ne amplino i poteri». Il consigliere azzurro ricorda che nel caso specifico i giudici avevano annullato una sanzione per divieto di sosta che era stata elevata a Torino da un ispettore della società di trasporti Gtt, «e questo nonostante fosse stato espressamente autorizzato con delibera "anche ad accertare le violazioni in materia di sosta su tutto il territorio comunale"».

La violazione che viene portata ad esempio riguardava la sosta su un marciapiede: i giudici hanno ritenuto che l'accertamento potesse essere compiuto esclusivamente dai vigli urbani, e non anche dagli ausiliari del traffico. E riguardo al raggio d'azione degli ausiliari della sosta, la Corte ha chiarito che le loro competenze sono limitate «alle sole aree adibite al parcheggio a pagamento». De Pasquale fa quindi presente che «è del tutto evidente come la prassi istituita da Atm di far elevare multe da parte degli ausiliari del traffico per le più disparate violazioni al codice della strada sia del tutto illegittima.

Sono pertanto a chiederle - è l'avvertimento al presidente - di dare ai 120/130 ausiliari in servizio chiare disposizioni, che tengano conto della inequivocabile sentenza della corte di cassazione, che anche l'ultima pronuncia in materia, ed è per tanto la più probante per giudici di pace e prefettura chiamati a decidere in materia». Ove ciò non avvenisse «si configurerebbe il gravissimo profilo giuslavoristico di un datore di lavoro che pretende un comportamento contra legem da parte di un suo dipendente».

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