«Supposte richieste avanzate da sette colleghi consiglieri, uniti da una comune appartenenza a un movimento confessionale». La perifrasi del coordinatore regionale del Pdl, Mario Mantovani (nella foto), descrive coloro che in slang politico si definiscono i sette eletti di Cl (altrimenti detti formigoniani-lupiani) al Pirellone. Mantovani ha scritto una lettera ai consiglieri regionali del Pdl, invitando tutti a «un clima di collaborazione». Un testo piuttosto duro, che accusa l'area del Pdl vicina alle idee del movimento di fare «richieste» per gli incarichi di giunta e di consiglio.
Una lettera di cui molto si discute nel partito. Il precedente è un articolo pubblicato lunedì scorso sulle pagine milanesi del Giornale in cui si raccontano le richieste politiche dell'area formigoniana: tre posizioni di rilievo tra la giunta, la presidenza del consiglio regionale e l'incarico di capogruppo in aula.
Ma veniamo al testo della lettera. «Da alcuni articoli apparsi sui giornali odierni risulta evidente che, contrariamente al corale impegno di mantenere la massima unità del gruppo regionale del Popolo della libertà emersa nell'incontro di sabato scorso, sono purtroppo già emerse divisioni» scrive Mantovani. Entra nel dettaglio: «Mi riferisco in particolare a supposte richieste avanzate da sette colleghi consiglieri, uniti da una comune appartenenza ad un movimento confessionale così come sostenuto dall'articolo del Giornale Milano».
Un gruppo formigoniano-lupiano compatto e deciso a far valere le proprie posizioni, se non adeguamente rappresentato in base al peso elettorale, rischia di creare scompensi interni al Pdl. E Mantovani invita all'unità anche per non indebolire il partito di fronte agli alleati: «Tali notizie, peraltro facilmente strumentalizzabili dai media, non giovano certamente alla costruzione di quel clima di collaborazione che sarà indispensabile per mantenere al nostro gruppo il ruolo di perno della coalizione di governo di Regione Lombardia».
Ma al di là della forma, è prevedibile che la richiesta di una rappresentanza politica adeguata all'impegno e al peso elettorale si farà sentire. E non solo da Cl.
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