la lettera/2

Gentile sindaco Moratti,
tempo fa avevo scritto segnalando la strana situazione di Via Tolstoj chiusa al traffico per la realizzazione di una rampa di accesso ai box privati dell'adiacente condominio di Via Savona.
Avevo chiesto spiegazioni proprio a lei ma, purtroppo, non ho visto alcuna risposta sulle pagine del Giornale. Che ci siano sotto sotto i soliti sotterfugi?
Ribadisco che quanto concesso dal Comune e realizzato in quella strada è una follia fuori da ogni logica.
Grazie. Spero di avere una risposta.
Angelo Meriggi

Gentile signor Meriggi,
la via Tolstoj, oggi chiusa al traffico in una sola direzione di marcia, riaprirà alla fine dell'estate, quando termineranno i lavori di costruzione della rampa di accesso al parcheggio pubblico da 76 posti auto e 8 posti moto, già ultimato nel sottosuolo, all'incrocio con via Savona. Si tratta di un parcheggio a rotazione che permetterà ai residenti, e soprattutto ai numerosi frequentatori della zona, di posteggiare l'auto regolarmente senza occupare spazi non consentiti. L'autorimessa sarà gestita in convenzione con l'operatore privato che l'ha costruita per un periodo di dieci anni, poi tornerà al Comune. Questo parcheggio, che mi auguro possa essere utile anche a lei, contribuirà a risolvere il problema della sosta selvaggia, più volte segnalato da chi abita nel quartiere.
In realtà, inizialmente le rampe da realizzare dovevano essere due: una per l'autosilo pubblico di via Savona, l'altra per un parcheggio per residenti che il Comune costruirà sotto via Tolstoj per rispondere alla crescente domanda di box a prezzi calmierati. Il progetto non è ancora concluso ma sono già in grado di dirle che costruiremo 267 posti auto in 228 box (alcuni saranno box doppi), che potranno essere venduti a un prezzo particolarmente conveniente.
Quando mi sono insediata, la realizzazione di due rampe vicine mi è parsa subito una scelta irrazionale e antieconomica. Per evitare uno spreco di risorse e disagi ai cittadini, abbiamo deciso di fare una rampa sola al servizio dei due parcheggi. Per questo, i lavori che oggi le sembrano una "follia", sono in realtà frutto di una progettazione razionale e migliorativa.
Bisogna avere dunque un po' di pazienza: tra pochi mesi la via Tolstoj sarà riaperta al traffico e il disagio finirà.

Ciò che rimarrà sarà invece il segno del nostro impegno per una mobilità sostenibile: più parcheggi nel sottosuolo significano infatti meno auto in circolazione alla ricerca di un posteggio, quindi meno inquinamento e migliore qualità dell'aria che respiriamo.
Letizia Moratti
Sindaco di Milano

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