Le loro storie sono la nostra storia, di più, la nostra vita. E sono stati molti i racconti dei lettori che ieri mattina si sono presentati alla postazione mobile di Poste Italiane davanti a via Negri numero 4, soprattutto con la prima copia del Giornale uscita il 25 giugno 1974, affrancata, per farsi annullare il francobollo con il timbro creato apposta per i nostri 40 anni. Nonostante il diluvio erano in coda dalle otto del mattino. «Ricordo le botte prese alla fine degli anni '70 perché ho osato girare con una copia del Giornale sottobraccio» ha detto un signore. Un altro: «Le prime volte che lo acquistavo, dovevo nasconderlo a mia moglie che non la pensava come me». Un collezionista di francobolli è venuto per il suo figlioletto. «Ora è piccolo, e non comprende ancora l'importanza di queste cose, ma so che un giorno lo farà».
L'associazione «Amici del Francobollo» di Boffalora Ticino ha stampato una cartolina: su un lato la foto di Indro Montanelli seduto davanti alla Olivetti Lettera 22 - notiamo come sia strano il destino di un oggetto: creato da un imprenditore non di destra, viene immortalato da un giornalista non di sinistra - e la pagina del Giornale con la notizia dell'attentato di cui cadde vittima, sull'altro un'immagine di Vittorio Feltri e Alessandro Sallusti.
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