L'ex parlamentare in cella per tangentiil caso

Il gip di Milano Fabio Antezza, dopo una seconda richiesta di scarcerazione per motivi di salute presentata da Gianstefano Frigerio, tra gli arrestati nell'ambito dell'inchiesta milanese sulla presunta «cupola degli appalti», ha fissato per lunedì prossimo un'udienza in cui conferirà l'incarico a un suo perito per accertare se le condizioni fisiche dell'ex parlamentare Dc siano compatibili o meno con il carcere.
Frigerio nei giorni scorsi si è già visto rigettare dal gip una richiesta di arresti domiciliari. Il giudice non solo non ha rilevato alcuna resipiscenza e ha ritenuto che «il quadro probatorio a carico dell'indagato» si fosse «ulteriormente aggravato», ma in base a una relazione dei medici del carcere di Opera, ha definito le sue condizioni di salute «discrete».
Ora, con la seconda istanza, il gip ha deciso di dare incarico a un perito per verificare la compatibilità o meno con il carcere mentre la Procura sta valutando se nominare un proprio consulente.
È stata l'europarlamentare di Forza Italia Susy De Martini a sollevare il caso. «Non entro nel merito della sua colpevolezza, ma si sta per commettere un omicidio di Stato. Gianstefano Frigerio viene ammazzato dal carcere e in carcere» ha detto De Martini, medico oltre che parlamentare europea. Giovedì scorso è stata in visita al carcere di Opera, dove ha incontrato anche i sei detenuti in custodia cautelare e in isolamento per l'inchiesta Expo. A sconvolgerla sono state le condizioni di salute di Frigerio: «Ha settantacinque anni. È cieco totale da un occhio e con un decimo di visus dall'altro occhio, come è certificato anche dagli oculisti del carcere. In più ha dolori fortissimi al petto. Quando sono arrivata, era in corso una crisi di angina e di ansia, per cui ho dovuto chiamare gli infermieri». Venerdì scorso è tornata a Opera come medico: «Finalmente ho potuto vederlo in infermeria e non nella cella, alla presenza dell'oculista e del neurologo del carcere, oltre che delle guardie, che sono sempre lì, perché lui è guardato a vista».
De Martini è convinta che rischi di morire da un momento all'altro: «Un uomo in preda ad attacchi d'ansia, palpitazioni, senso di soffocamento. Piangeva. Soffre di insonnia globale: non dorme. Alla seconda visita ha fatto fatica a riconoscermi perché non ci vede, ha capito che sono io dalla voce.

È in pericolo di vita. Non mangia e ha probabilmente un blocco intestinale: gli hanno prescritto un esame al colon che rifiuta di fare, perché ha detto che sente la fine della sua vita. Gli hanno dato gli antidepressivi, ma fanno ridere».

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