Dopo un mese di carcere è stata liberata dal penitenziario di Como una mamma di 29 anni, romena, che doveva scontare una condanna a 6 mesi per accattonaggio con minore. Lo rende noto don Colmegna della Casa della Carità che ha interrotto il digiuno, cominciato nei giorni scorsi proprio per questo caso. Il giudice dell'esecuzione del Tribunale di Milano ha dichiarato la non esecutività della sentenza e ha disposto l'immediata scarcerazione dopo trenta giorni di carcere.
La donna, una romena madre di tre bambine che vanno alle elementari, era stata denunciata nel 2006 quando era stata trovata una bambina sola nella stazione della metropolitana milanese di San Babila. In un secondo momento per una donna identificata con le stesse generalità è scattata l'accusa di averla mandata a mendicare. E lì è partito l'iter processuale, le è stato assegnato un avvocato d'ufficio, ma lei del processo non ha mai saputo nulla. È stata considerata irreperibile. Nel frattempo però la donna ha lasciato una casa occupata nella zona Sud di Milano e nel 2010 è arrivata alla Casa della Carità, lì ha preso la residenza e si è rimessa in «pista». Adesso ha casa e lavoro come collaboratrice familiare. Il processo, di cui non sapeva nulla, però è andato avanti e lei è stata condannata a sei mesi, senza il beneficio della condizionale.
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