Libri di politica ai consiglieri Paga il Comune (25mila euro)

Nella maratona notturna sul Bilancio un anno fa si sentì di tutto. Del resto, per riuscire ad allungare il dibattito ventisette ore non stop occorre una buona dose di creatività o di cultura. La Lega arrivò a proporre il «premio Tatarella» allo stakanovismo del consigliere Pdl che espresse la migliore ars oratoria dilungandosi persino con aneddoti sugli antichi egizi («anche loro avevano previsto esenzioni sulle tasse», e avanti col racconto) o sulle locuste, «anche loro non provano sentimenti quando divorano tutto». Una frecciata all'assessore al Bilancio Bruno Tabacci artefice della stangata lacrime e sangue in aula. Il film sta per ripetersi: tra qualche settimana i partiti torneranno a confrontarsi sui conti per il 2013. E si tratterà ancora di scrivere vagonate di emendamenti. Visti i precedenti, sarebbero servite le enciclopedie. A breve arriverà invece a Palazzo Marino uno stock di dizionari, manuali «a carattere tecnico-specialistico» e libri «utili allo svolgimento dell'attività politico-istituzionale dei consiglieri comunali». Costo dell'operazione: quasi 25mila euro (per la precisione 24.457). Fondi che saranno spesi entro fine anno, gli interventi in questione come precisa la determinazione dirigenziale che ha autorizzato l'acquisto dei volumi per la formazione professionale dei politici del Palazzo, «consentono di soddisfare un'estrema pluralità di esigenze fra loro diversificate» espresse «dai Gruppi consiliari e, all'interno, dei singoli consiglieri». Soldi ben spesi? Probabilmente il grillino Mattia Calise che la scorsa estate fotografò i colleghi più interessati a tifare Italia davanti al maxischermo montato nella sala accanto all'aula invece che a un dibattito in corso, direbbe no, ma diamo fiducia alla voglia di fare una buona politica e di imparare le basi del mestiere di consigliere. E va detto gli esponenti di Palazzo Marino quest'anno hanno dato una buona risposta a chi li accusa di essere una casta. Pochissimi hanno rinunciato ai biglietti gratis per andare a San Siro, un benefit, ma tutti insieme hanno speso una minima parte del budget a disposizione per il funzionamento dei Gruppi. Il Pd poteva usare 53.400 euro e all'ultimo a fine settembre ne aveva spesi solo 1.

858 (rimborsi taxi, abbonamenti a libri e quotidiani), il Pdl che aveva a disposizione 33.240 euro ne ha ancora 30.621 in cassa. Nessuna richiesta di rimborso da Movimento 5 stelle, Manfredi Palmeri e Federazione della sinistra.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica