Cronaca locale

«L'inquinamento a Milano ogni anno causa 550 morti»

Smog e salute. Un rapporto stretto come ormai è dimostrato dagli studi. Ieri Luigi Bisanti, medico epidemiologo ha evidenziato al convegno a Palazzo Marino «quanto» l'inquinamento atmosferico incide sulla salute. E se da una parte ha messo le mani avanti spiegando che le variabili di cui tener conto sono innumerevoli «è possibile ugualmente dire che a Milano ogni anno muore di inquinamento un numero non inferiore a 550 persone su un totale di 14mila decessi». Presi in esame gli agenti Pm 10, Pm 2,5 e gli ossidi di azoto ha sottolineato che quando il valore dell'inquinante si alza oltre la media, nei giorni immediatamente successivi c'è un incremento proporzionale dei ricoveri e addirittura della mortalità. «Negli anni tra il 2004 e il 2009 è stato documentato - spiega - per ogni incremento di 10 microgrammi al metro cubo un aumento nello stesso giorno o nei due giorni successivi del numero giornaliero di decessi per cause naturali dello 0.8 per cento se riferito al Pm 10, dello 0,7 per cento se riferito al Pm2,5 e dell'1,4 per cento se riferito al N02». Dall'1 al 2 per cento l'incremento dei ricoveri. Le percentuali sono state tradotte anche in numeri. «Allo scostamento dal valore medio di Pm 10 sono attribuibili annualmente 79 decessi, 24 per cause cardiocircolatori e 10 per cause respiratorie», puntualizza. E mentre per lo «scostamento» del Pm 2,5 ha secondo lui un effetto su 72 decessi, per quello del No2 sono attribuibili 422 decessi e 467 ricoveri per cause respiratorie, 305 per cause cardiovascolari e 201 cerebrovascolari. Questo sul breve periodo. Sul lungo periodo gli effetti all'esposizione duratura «per anni o per decenni agli inquinanti dell'atmosfera urbana può essere causa di fenomeni degenerativi di apparati diversi dell'organismo urbano che si traducono in eventi di morte, malattia e malessere». Luigi Bisanti quindi nella sua relazione ha ipotizzato che «se le concentrazioni di Pm 10 non avessero ecceduto il limite sarebbero stati evitati annualmente 47.319 episodi di recrudescenza d'asma, 2004 episodi di bronchite nei bambini, 26.669 episodi di sintomi respiratori delle basse vie aeree nei bambini e 449.671 tra gli adulti».

Conclusioni? «Affrontare il problema consapevoli però che la soluzione potrà derivare solo da un'azione strategica concordata sull'intera valle del Po».

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