L'ok di Comune e Regione «Pronti a riaprire i Navigli»

Otto chilometri d'acqua da Melchiorre Gioia alla Darsena Vicesindaco e governatore si dicono favorevoli al progetto

L'ok di Comune e Regione «Pronti a riaprire i Navigli»

Non più solo un sogno visionario il ritorno al passato dopo che ieri all'Urban center alla presentazione del volume Riaprire i navigli! Per una nuova Milano. Visione, strategie, criteri edito da Biblion e pubblicato dall'associazione presieduta da Roberto Biscardini ( www.riaprireinavigli.it ) hanno partecipato anche il governatore Roberto Maroni e il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris. Promettendo il loro contributo. Il Comune anche soldi, visto che è stata proprio la De Cesaris a impegnare Palazzo Marino a mettere sul mercato volumetrie di proprietà del Comune per ricavare risorse. Mentre Maroni inviterà la delegazione a Bruxelles a dar la caccia ai fondi dell'Unione europea.

Il progetto è di recuperare quell'acqua vitale per 800 anni e poi eliminata con gli interramenti tra il 1929 e gli anni Sessanta. Otto chilometri dalla Cassina de' Pomm in via Melchiorre Gioia fino alla Darsena passando per via San marco e la cerchia dei Navigli per mettere in collegamento il Naviglio Martesana con il Grande e il Pavese. Ma anche il lago di Como e il lago Maggiore con il Po e l'Adriatico. «Un modo - spiega Biscardini - per recuperare il valore dell'acqua come elemento di rigenerazione urbana. Moltiplicando fattori economici, ambientali e turistici». Per l'ex assessore Gorgio Goggi non una «riapertura antiquaria», perché «non possiamo più pensare al centro come un luogo dove correre in macchina, ma chiuderlo al traffico non basta».

Stimato in 150 milioni di euro il costo, ma secondo Biscardini «i milanesi possono farsi un regalo spendendo solo quanto un chilometro di metro». Lungo la Cerchia dei Navigli «non più strada a doppio senso e la 94, ma una sola corsia e l'acqua che corre». Da coinvolgere i privati con il project financing, ma anche una sottoscrizione popolare e il lancio all'Expo di una richiesta di contributi ai visitatori di tutto il mondo. «La seconda parte dello studio di fattibilità ci darà anche degli elementi tecnici - ha temporeggiato De Cesaris - Poi sulla base delle valutazioni economiche e dei bilanci del Comune si potrà capire come investire e come partire». Maroni ricorda che la Lombardia «è la prima regione per estensione fluviale e per numero di vie navigabili, con oltre mille chilometri, duecento porti turistici e cinque commerciali». Senza dimenticare che convogliare le acque potrebbe aiutare a risolvere il problema delle esondazioni e i quartieri allagati.

Fra marzo e aprile, dopo l'incarico dato a Mm e Politecnico, è attesa la prima proposta «operativa».

E potrebbe non essere più solo un ricordo quel 1490 quando per il matrimonio con Gian Galeazzo Sforza, Isabella d'Aragona arrivò a Milano attraverso i Navigli sul Bucintoro, la nave decorata in oro dei Dogi di Venezia seguita da un corteo di lussuose imbarcazioni. Prima di una festa al Castello Sforzesco talmente sontuosa da essere ricordata come la più celebre del secolo.

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