Coronavirus

La Lombardia guarda i dati e spera nel "bianco" Natale

Ultimi segnali confortanti da positività e ricoveri. Adesso è possibile evitare ancora la fascia gialla

La Lombardia guarda i dati e spera nel "bianco" Natale

La Lombardia spera in un «bianco Natale». È ancora presto per averne la certezza, qualche elemento in più lo si avrà oggi, e tuttavia in base agli ultimi dati si può coltivare una ragionevole speranza.

«Faremo di tutto per rimanere in zona bianca» ha dichiarato l'assessore al Welfare Letizia Moratti intervenendo nel pomeriggio alle Stelline a «Direzione Nord». «Speriamo» aveva detto poche ore prima sullo stesso palco il governatore Attilio Fontana. «Io ci tengo molto». «Non è che ci sia molta differenza tra zona bianca e zona gialla - ha ammesso - ma è una questione psicologica» ha aggiunto, spiegando come una frenata dei ricoveri sia elemento da leggere «in modo positivo, anche perché purtroppo la rianimazione arriva dopo un periodo di ricovero in terapia ordinaria».

Si riferiva, il presidente alle cifre di domenica, quando nel dato dei ricoveri ordinari è spuntato un -24 che è apparso subito confortante, mentre i ricoveri nelle terapie intensive sono aumentati sì, ma «solo» di tre unità. Il dato di ieri, è vero, ha bruciato la riduzione del giorno precedente in area medica (+27) ma i ricoveri in terapia intensiva sono rimasti invariati a quota 143. E positivo pare anche, nell'ultimo bollettino, il calo del tasso di positività dei tamponi sceso al 2,7%.

Insomma, un trend consolidato e univoco ancora non c'è, ma diversi dati positivi si intravedono e potrebbero corrispondere ai segnali riscontrati dieci giorni fa, vale a dire il dimezzamento nella progressione dei contagi e il calo dell'Rt ospedaliero da 1,3 a 1,14. Quattro giorno fa, inoltre, si è registrato anche un calo dell'incidenza dei casi su 100 mila abitanti, passata da 182 a 170.

Palazzo Lombardia, insomma, spera che stia arrivando dentro gli ospedali la frenata dei casi che è stata intravista fuori. E a parità di condizioni sociali - tutto è aperto da giugno - speranza ulteriore è che tutto ciò possa essere attribuito all'effetto delle terze dosi. Per ora, le soglie massime di occupazione dei posti Covid negli ospedali non sono state superate: l'occupazione delle terapie intensive Covid resta invariata al 9,3% e anche quella degli altri reparti è ancora - seppur di poco - inferiore al limite massimo del 15%. Se tale resterà anche oggi, la Lombardia potrebbe aver fatto un passo decisivo verso un Natale bianco.

Per consolidare questo risultato, e opporre un argine alle varianti, prosegue la corsa alle terze dosi. E alle prime dei bambini. Giovedì a Palazzo Lombardia è in programma un nuovo appuntamento di «Stop ai dubbi» dedicato interamente alle vaccinazioni anti-Covid in età pediatrica (fascia 5- 11 anni). Il coordinatore della campagna vaccinale della Lombardia Guido Bertolaso e importanti esperti dalle ore 17 alle 19 risponderanno in diretta sulle pagine Facebook di Regione Lombardia e di Lombardia Notizie Online) alle domande dei cittadini su questo tema.

Intanto per arginare i contagi si cerca di ripotenziare anche il sistema di tracciamento, anche attraverso l'apertura alle scuole dei «drive trough» di via Novara e di Linate-viale Forlanini (da oggi), con accesso senza prenotazione riservato a studenti, insegnanti e operatori scolastici che risultino come contatti di casi positivi o con sintomi insorti a scuola.

Di questa misura l'ambito milanese dell'ufficio scolastico regionale ha informato ieri i dirigenti scolastici.

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