La Lombardia è decisiva. E per vincere la sfida scatta il risiko delle liste

I big di centrodestra in campo per una rimonta possibile. Ore d'angoscia per gli "uscenti" e le matricole che sperano

La Lombardia è decisiva. E per vincere la sfida scatta il risiko delle liste

Fatte le alleanze, restano da decidere le candidature. In un intreccio diabolico tra elezioni politiche e regionali che sta facendo perdere il sonno ai vertici dei partiti impegnati a stilare le liste da presentare rispettivamente il 21 e 25 gennaio, ma soprattutto a onorevoli e consiglieri uscenti o aspiranti. Perché la «livella» potrebbe piallare i 260 attuali parlamentari del Pdl portandoli a non molto più di un centinaio.
Già pronti i nomi di Roberto Formigoni che grazie all'appoggio a Roberto Maroni in Lombardia, avrà il numero due nella lista del Senato dietro a Silvio Berlusconi e potrà portare con sé in parlamento i «lombardi» Maurizio Lupi, possibile capolista nel collegio Lombardia 1 della Camera, Raffaello Vignali e Renato Farina. Per l'ultimo posto più probabile Paolo Alli che Giulio Boscagli. Nella squadra per la Regione Formigoni chiede ai ciellini una prova di forza e schiera tutti i spezzi da novanta: Raffaele Cattaneo a Varese, Mauro Parolini a Brescia, Patrizio Tambini a Como, Stefano Carugo a Monza-Brianza e a Milano uno tra Carlo Masseroli e l'ex sindaco di Magenta Luca Del Gobbo. Altri candidati saranno il presidente del consiglio provinciale Bruno Dapei, Valentina Aprea, Alessandro Colucci, Giulio Gallera e forse Doriano Riparbelli. A sparigliare le preferenze, ci sarà un big come il coordinatore regionale del Pdl Mario Mantovani per cui è pronta anche una candidatura al Senato. Per lui il numero tre, dopo Berlusconi e Formigoni, ma davanti all'ex ministro an Andrea Ronchi. Nel collegio Camera 1 con Lupi, ci saranno anche Paolo Romani, Luigi Casero e il neo dc Gianfranco Rotondi. Nel collegio Camera 2 Mariastella Gelmini, Antonio Palmieri, Gregorio Fontana, Laura Ravetto, Stefano Saglia e Vignali. Nel terzo collegio Maurizio Bernardo, con Daniela Santanché candidata in Piemonte.
Per i «Fratelli d'Italia» il rischio è che siano proprio due fratelli, Ignazio e Romano La Russa, i capolista alla Camera e alla Regione. L'alternativa per il Pirellone potrebbe essere Riccardo De Corato che però vorrebbe tornare a Roma. Così come Paola Frassinetti. A caccia di preferenze in regione vanno due segugi da campagna elettorale come Roberta Capotosti e Nicolò Mardegan.

In casa Lega, che al Senato darà ospitalità a Giulio Tremonti, candidature romane per Matteo Salvini e (più incerta) Andrea Gibelli che alla Regione nel collegio di Lodi avrebbe la strada sbarrata. Lista regionale per i «salviniani» rampanti Stefano Bolognini e Fabrizio Cecchetti.

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