Un intervento «massiccio e risolutivo» al boschetto di Rogoredo, «un'oasi di illegalità, io e Beppe Sala possiamo vederla in maniera diversa su tante cose ma condividiamo l'idea che i nostri ragazzi non vadano in giro con l'elmetto». E «pattuglioni» sulle linee di Trenord più a rischio, «richiesta sollecitata dal governatore Attilio Fontana». Matteo Salvini arriva (con mezz'ora d'anticipo) ieri mattina in prefettura per presiedere il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. Oltre a Rogoredo rafforzerà i controlli al parco delle Groane. Sul tavolo il decreto Sicurezza che dovrebbe dare una stretta su occupazioni, infiltrazioni mafiose, finti profughi. Partendo dal fondo, Salvini conferma entro l'anno la riapertura del Centro per i rimpatri in via Corelli. E ricorda che il prefetto e i sindaci del Milanese avevano dovuto gestire nel 2017 più di 3.300 richiedenti asilo «e quest'anno siamo fermi a 390».
Sala frena invece sugli sgomberi veloci, «prima devo capire dove vanno a finire gli occupanti, i milanesi non vogliono vedere persone che dormono in strada». E polemizza sul blocco di corso Monforte durante il vertice.Lotta a pusher e aggressioni sui treni
Il ministro in prefettura promette: «Pattuglioni a bordo e al boschetto di Rogoredo»
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