La copia della Madonnina che non piace al sindaco Giuliano Pisapia e agli assessori della sua giunta arancione, potrebbe trovare ospitalità in Piazza Città di Lombardia. La sede della Regione che per mettere fine all'ondata di proteste contro la decisione di Palazzo Marino che le ha negato una collocazione di riguardo in piazzetta Reale, con l'assessore alle Culture della Lega Cristina Cappellini si è offerta di accogliere una delle icone della città. E ormai non solo dei credenti.
«A un simbolo così importante come la nostra Madonnina - ha detto ieri la Cappellini - dovrebbe essere riservato il luogo più bello e prestigioso, perché rappresenta non solo il cuore pulsante e l'anima di Milano, ma le radici stesse del nostro territorio. Spiace che la giunta Pisapia sembri non solo considerarla come una qualsiasi altra installazione artistica, ma addirittura come un ingombro». Perché tra le motivazioni per negarle un soggiorno seppur di soli sei mesi in occasione dell'Expo a fianco del Duomo, si è detto che avrebbe ostacolato l'accesso dei visitatori alle mostre di Palazzo Reale. «Non è pensabile - ha ribadito ancora ieri l'assessore alla Cultura del Comune Filippo Del Corno - La bellissima prospettiva di Palazzo Reale va mantenuta». E a chi gli ha fatto notare la concessione dello spazio per altre opere, si è limitato a dire che «da quando ci sono io non è mai accaduto e non accadrà». Tornando a proporre alla Veneranda Fabbrica che ha già detto di volerla collocare all'interno del Duomo, la soluzione già scartata, ovvero «piazza Fontana, nella parte verso piazza Beccaria: la soluzione migliore, all'aperto su suolo pubblico».
«Perché Pisapia teme la Madonnina? - si chiede il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo - Viene da pensare che la resistenza del Comune che ha ospitato in quel luogo di tutto, dai caccia alle montagne di sale e che in questi anni non ha mai negato spazi per installazioni fortemente provocatorie e di dubbio gusto, sia legata al richiamo stesso di questo simbolo alle radici cristiane». Per il sottosegretario in Regione Giulio Gallera «l'intento era mostrare la Madonnina ai milioni di turisti che per Expo visiteranno Milano, ma per certi benpensanti di sinistra, uno dei simboli di Milano è invece da nascondere al mondo. L'amministrazione Pisapia si vergogna ad esporre al mondo uno dei simboli di Milano? Io mi vergogno di questa amministrazione ideologizzata». Ma per il capogruppo vendoliano di Sel Mirko Mazzali «i consiglieri di centrodestra imbastiscono una inutile polemica», perché «non c'è nessuna questione ideologica, come non c'è nessun divieto e neanche un parere negativo del Comune, semplicemente una questione tecnica sul luogo più adatto per l'esposizione che peraltro è stata data dalla Sovrintendenza ai beni architettonici». Secondo il vice presidente del consiglio comunale Riccardo De Corato (Fratelli d'Italia) «un'offesa alla Madonnina è un'offesa a tutta Milano e a tutti i milanesi. È il simbolo di tutti i cittadini che hanno diritto di vederlo mostrato al mondo con orgoglio. Pisapia intervenga, convincendo il suo assessore a fare retromarcia».
La riproduzione della Madonnina realizzata dall'«Antica Fonderia Notana Del Giudice» è a grandezza originale
Da
tanti anni (dal 1774) la Madonnina creata da Giuseppe Perego è collocata sulla guglia maggiore del DuomoLa Madonnina d'oro fu la struttura più in alto della città fino alla costruzione del Pirellone nel 1960: 108,5 metri
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