A tavola non si invecchia, recita ladagio, e Milano si sta rivelando sempre di più lepicentro di unarte culinaria che è una delle risposte del Belpaese alla crisi. Sotto la Madonnina si radunano gli eventi più importanti sulle nuove frontiere del gusto, Milano è il set della prima fiction televisiva dedicata agli chef, e sempre qui si sono consacrate le nuove star dei fornelli che, dopo Gualtiero Marchesi, portano i nomi di Carlo Cracco, Davide Oldani, Sergio Mei e altri. Tra pochi giorni i cuochi milanesi daranno tutti il meglio di sè allinterno di due manifestazioni cittadine interamente dedicate al food. La prima è «Taste of Milano», un grande happening che negli spazi dellIppodromo vedrà per quattro giorni esibirsi le più importanti firme della nuova cucina made in Milan. Lappuntamento per la terza edizione della fortunata manifestazione organizzata da Silvia Dorigo è per giovedì 17. Due giorni dopo si aprirà la «Milano Food Week»: un ricco calendario di appuntamenti tra show cooking, corsi e degustazioni, che coinvolgerà oltre 200 ristoranti e locali. Ma veniamo allevento di San Siro che, allinterno del galoppatoio, vedrà allestito un vero e proprio parco dei divertimenti del gusto con gli stand di alcuni tra i migliori ristoranti milanesi. Questanno anche un ospite donore: lindiano Atul Kochar, chef bi-stellato del «Benares» di Londra, uno tra i ristoranti più quotati del Regno Unito. Omaggio doveroso, visto che «Taste» nacque tre anni orsono sulla scia della celebre manifestazione londinese. «Lidea - spiega Silvia Dorigo - è quella di creare un gustoso palcoscenico in cui gli chef possano presentarsi direttamente al grande pubblico raccontando la loro filosofia e presentando i loro piatti forti». Questanno saranno 12 i cuochi milanesi che si esibiranno negli stand allaperto, tra cucine mobili, corsi di culinaria e workshop sulle ultime tendenze. A far gli onori di casa, ieri, lo stellato Davide Oldani che sarà nuovamente in prima linea con i fornelli del suo «DO» di Cornaredo. «Sarà unoccasione per stare a contatto con la gente - dice - e per promuovere un cultura che rappresenta un grande patrimonio da difendere. Speriamo nel tempo...». La selezione si presenta quantomai trasversale i tra cultori della grande tradizione, come Marco Tronconi e Giovanni Traversone della «Trattoria del Nuovo Macello», i maestri della cucina fusion come il nippon-brasiliano Roberto Okabe di «Fingers», gli sperimentatori puri come il napoletano Andrea Aprea del «Vun» (Park Hyatt). Non mancano nuovi talenti, è il caso di dirlo, come Lorenzo Santi de «La Maniera di Carlo», giovane chef di appena 27 anni. AllIppodromo sarà presente anche la stellata Viviana Varese del ristorante «Alice», tra le personalità più interessanti del panorama cittadino, in grado di coniugare tradizione mediterranea e ricerca. Occhi puntati sulle new entry, come Filippo Gozzoli chef del ristorante «Claudio», sorto da poco come costola della celebre pescheria dei milanesi. Un estro creativo, quello di Gozzoli, che come hardware ha la freschezza delle materie prime e il meglio del mare nostrum. Non mancheranno «classici contemporanei» come la cucina di Tommaso Arrigoni di «Innocenti Evasioni», autore di piatti creativi ma con un stretto legame con il territorio.
Ognuno di loro metterà a disposizione del pubblico gli assaggi di almeno quattro piatti forti. Nel «teatro degli chef», poi, incontri con gli esperti e corsi come quello di Sale&Pepe. Costo del biglietto dingresso, 20 euro. La cultura si paga.giandomenico.dimarzio@ilgiornale.it
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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