Le ali di Milano

Malpensa crocevia degli aiuti

Lo scalo intercontinentale di Milano snodo logistico fondamentale nella battaglia contro il coronavirus

Malpensa crocevia degli aiuti

L’aeroporto di Milano Malpensa non si ferma perché è diventato il crocevia, lo snodo logistico fondamentale, per l’arrivo degli aiuti necessari a combattere l’emergenza coronavirus: dal personale sanitario alle attrezzature. Ai cui si aggiungono i voli di rimpatrio degli italiani bloccati all’estero.
Nonostante il temporaneo e quasi totale blocco dell’operatività dello scalo con la chiusura del Terminal 1 e l’operatività ridotta del Teminal 2 ma non quella della Cargo City, il piano messo a punto da Sea e l’impegno del personale della società che gestisce gli aeroporti di Milano, garantiscono la piena efficienza in tutte le situazioni che lo richiedono a dimostrazione del suolo centrale di questa infrastruttura non solo per il Nord Italia e la Lombardia ma per il resto d'Italia.

L’ultimo atterraggio è stato quello del volo Boeing 777-300Er della China Eastern proveniente da Fuzhou che ha trasporta il terzo gruppo di esperti medici cinesi per assistere l'Italia nella lotta contro il Covid-19 che andranno in Toscana. A bordo14 tra medici, infermieri ed esperti di sanità della Commissione provinciale per la salute della Regione di Fujian, che per cinque giorni resteranno in Toscana per fare formazione al nostro personale sanitario sulla gestione dell'emergenza, materiale per le terapie intensive e Dpi (dispositivi di protezione individuale): 10 ventilatori invasivi, 20 ventilatori non invasivi, 20 monitor, 20.000 mascherine FFP2, 300.000 mascherine chirurgiche, 3.000 visiere, 3.000 tute di protezione.

Sempre dalla Cina martedì è arrivato un volo di Neos, decollato da Pechino per portare aiuti alla Protezione Civile e alla Croce Rossa Italiana. Dopo aver riportato a casa quasi 17.000 viaggiatori da tutto il mondo, la compagnia aerea del Gruppo Alpitour ha messo a disposizione uno dei suoi 787 Dreamliner per trasportare materiale sanitario indispensabile ai nostri ospedali un volo cargo con le prime 25 tonnellate di aiuti e macchinari medici che, grazie ai buoni uffici e al coordinamento generale dell'Ambasciata d'Italia a Pechino, sono stati reperiti in Cina.
Alla realizzazione dell'iniziativa hanno contribuito l’aeroporto di Nanchino e diverse aziende italiane e cinesi, che hanno donato oltre 1,4 milione di mascherine, ventilatori polmonari e respiratori, guanti, kit diagnostici e abbigliamento sanitario protettivo. Parte dell'attrezzatura è destinata direttamente alla Regione Lombardia, la più colpita dall'emergenza, mentre il resto dello stock verrà consegnato alla Protezione Civile, che lo assegnerà alle strutture ospedaliere con più necessità.

Dall'inizio dell'emergenza, Neos ha operato 71 collegamenti in tutto il mondo rimpatriando 16.721 persone, di cui 13.300 italiani, oltre a francesi, tedeschi, argentini, americani e cinesi. A Milano Malpensa - ad esempio - sono atterrati altri due voli decollati da Buenos Aires per rimpatriare 500 italiani dall'Argentina e altri sono programmati da Lisbona e Canarie.

In precedenza è atterrata all'aeroporto di Malpensa la delegazione composta da 37 medici e 15 infermieri cubani che sono impegnati in Lombardia, in particolare a Crema. Il viaggio da L’Avana è stato organizzato da Alitalia su richiesta della presidenza del Consiglio e della Protezione civile.
Atterrato a Malpensa anche un velivolo dell'Aeronautica Militare, un KC-767A del 14esimo Stormo di Pratica di Mare, proveniente da Instanbul, con altro materiale arrivato dalla Cina.

A fare da apripista ai voli umanitari quello di China Eastern che ha portato nello scalo la delegazione cinese proveniente dalla provincia dello Zhejiang, composta da sette medici, tre infermieri, tre tecnici con il materiale destinato agli ospedali lombardi: oltre 400mila mascherine, 5mila indumenti protettivi medici, ventilatori, oltre a guanti, occhiali protettivi, monitor, disinfettanti e altro materiale.

Da segnalare anche le 500mila mascherine arrivate con un volo di Nippon Cargo e, viceversa, la requisizione di 900mila mascherina a bordo di un aereo Egypt Air affettuata dalla Agenzia delle Dogane che sono state consegnate alla Protezione civile della Lombarda.

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