Manager della sanità, addio ai big

Al test «anti lottizzazione» sono iscritti in duecento. In pensione Cannatelli, Mobilia e Locatelli

Arriveranno alle 9 in punto, come bravi studenti universitari. E si siederanno dietro ai banchi in duecento per sostenere il test alla Statale di Sesto San Giovanni. In «palio» una delle 39 poltrone da direttore generale delle aziende sanitarie lombarde. L'esercito degli aspiranti manager della sanità è composto da nomi noti e da nomi meno noti. Ma ha una missione: ringiovanire la classe dirigente a capo degli ospedali e delle Asl. Gli over 65 anni sono esclusi per regolamento. E quindi oggi non si vedranno i volti storici della sanità, quelli che negli ultimi vent'anni hanno occupato gli uffici chiave. Dal nuovo giro di manager spariranno big del calibro di Pasquale Cannatelli (Cl), per 13 anni al Niguarda e dal 2012 al Sacco. Il Policlinico si prepara a una rivoluzione poiché cambierà per intero i vertici, sia il presidente Giancarlo Cesana (Cl), in pista dal 2009, sia il direttore generale Luigi Macchi. In uscita anche Walter Locatelli (Lega), direttore dell'Asl di Milano, Antonio Mobilia (ex An), prima manager al San Carlo e negli ultimi anni all'Asl di Melegnano e Pierluigi Zeli del Besta. Unica eccezione potrebbe essere Pietro Caltagirone, direttore di Vimercate. Pur avendo già compiuto i 65 anni infatti non è ancora andato in pensione e il suo curriculum potrà essere ritenuto valido dalla commissione d'esame. Tra le fila degli aspiranti big ci sarà anche l'ex direttore regionale dell'assessorato alla Famiglia Giovanni Daverio. Invece non intende partecipare alla corsa il direttore dell'assessorato al Welfare lombarda Walter Bergamaschi. Iscritti al test risultano Callisto Bravi, direttore generale a Varese, e Maria Cristina Cantù, l'ex assessore regionale alla Famiglia rientrata al Trivulzio dopo l'accorpamento del suo dicastero con quello alla Sanità, tuttora nelle mani del presidente Roberto Maroni. I primi ad arrivare questa mattina saranno i tre saggi Francesco Longo, Gianluca Vago e Cristina Masella. Sono loro i commissari scelti da Maroni per comporre la short list di candidati. I tempi della correzione dei test, della «graduatoria» e della composizione della mini lista saranno brevi. Le nomine dovrebbero arrivare già per la metà di dicembre e, con tutta probabilità, i direttori generali verranno investiti del nuovo incarico con l'inizio dell'anno nuovo. Gli attuali manager infatti, in carica da cinque anni, scadranno il 31 dicembre. Restano alcune incognite: bisognerà capire se il test riuscirà realmente a seppellire una volta per tutte la logica delle «quote» politiche e della lottizzazione delle poltrone della sanità.

Un problema mai detto ad alta voce (se non dall'ex assessore lombardo alla Sanità Luciano Bresciani) ma estremamente radicato. Da sempre. Una piaga contro la quale lo stesso Alberto Zangrillo, responsabile della sanità per Forza Italia, ha annunciato battaglia. A cominciare da queste nomine.

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