LA MANIFESTAZIONE«Per il gay pride vogliono chiudere Buenos Aires»

Nuove polemiche in vista per un'imminente manifestazione del mondo omosessuale. I promotori del Gay-Pride hanno chiesto per sabato 29 giugno il blocco delle auto lungo corso Buenos Aires, una delle strade commerciali più importanti d'Europa. Secondo gli organizzatori della manifestazione, tra piazza Lima e Porta Venezia verrebbero allestiti dei palchi per spettacoli e interventi. Ovviamente la richiesta fa discutere. «Ci auguriamo che il Comune non dia seguito a questa richiesta che bloccherebbe questa asta piena di esercizi commerciali in una giornata, il sabato, che è il momento della settimana più importante e atteso per lo shopping - commenta l'ex vicesindaco Riccardo De Corato, oggi vicepresidente del Consiglio Comunale ed esponente di Fratelli d'Italia - Non solo verrebbe bloccata Buenos Aires, ma tutta la zona tra la Stazione Centrale e il Corso: infatti anche via Vitruvio e via Settembrini saranno percorse dal corteo gay. Così si rischia di far implodere il traffico in una giornata come il sabato che le famiglie milanesi dedicano agli acquisti».

«Per una manifestazione di qualche migliaio di persone - spiega De Corato - si rischia il caos viabilistico in tutta la zona tra Porta Venezia, la Centrale e piazzale Loreto. Ci auguriamo che Pisapia non assecondi questa richiesta che darebbe un altro duro colpo alle attività commerciali in un momento di grave crisi».

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