Maran fa il "ganassa": sogna di battere Salvini

L'assessore Pd: "Faccia il capolista e vediamo". De Corato non corre, Gerry Scotti dice no a Fi

Maran fa il "ganassa": sogna di battere Salvini

Matteo Salvini torna a Milano per incontrare in mattinata i residenti delle case popolari di Ponte Lambro e sciogliere - a margine - il rebus sulla sua corsa come capolista della Lega. Una tappa decisa last second, tanto che il candidato sindaco Luca Bernardo non sarà presente perchè aveva già impegni in agenda. I fedelissimi confidano che il «Capitano» scenderà ancora una volta in campo per trainare voti al partito, nelle ultime ore avrebbe avuto l'ultimo confronto con un nome di peso della società civile, in caso potrebbe cedere il primo posto e candidarsi al numero due. Ma il dubbio che rinunci in toto c'è.

L'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran, capolista Pd, ha aperto ieri la tre giorni del «Corvetto Festival» sparando una sfida al segretario lumbard: «Ci stiamo ponendo tre grandi obiettivi, vincere in Comune, nei Municipi e il Pd vuole battere la Lega anche stavolta. Spero che Salvini si candidi come capolista anche se credo che arriverà a fatica terzo, è talmente distratto da Milano che non potrebbe batterlo anche l'eurodeputata leghista Silvia Sardone. Capisco i tentennamenti a scendere in campo». Tempo al tempo. Intanto Europa Verde, la lista di riferimento del sindaco Beppe Sala, ha imbarcato campioni storici del no, come Michele Sacerdoti, che promettono di rivedere anche progetti simbolo di Maran come il piano di recupero degli scali ferroviari. «Ci sono varie sensibilità ma in questi anni con Sala la coalizione ha dimostrato di essere granitica sui grandi progetti di sviluppo» sostiene Maran. Tra i candidati «verdi» che rischiano di frenare opere e sviluppo dello skyline milanese ci sono i capilista Carlo Monguzzi e Elena Grandi. Oltre a Sardone invece tra i leghisti in campo il consigliere regionale Gianmarco Senna, gli uscenti Massimiliano Bastoni, Gabriele Abbiati, Laura Molteni, non corre il viceministro Alessandro Morelli.

Lavori in corso per completare le liste elettorali del centrodestra. Forza Italia non ha ancora chiuso sul frontman (o woman), è tramontata settimane fa l'ipotesi di Silvio Berlusconi capolista, anche il fratello Paolo ha ripetutamente declinato, idem l'ex ad del Milan e oggi del Monza Calcio Adriano Galliani. E dopo il no del giornalista Paolo Del Debbio Fi ha tentato un assist anche su un altro volto tv acchiappavoti, Gerry Scotti, che però non è disponibile. Il conduttore ha un passato in politica, alle elezioni politiche del 1987 fu candidato nel collegio di Milano alla Camera dei deputati, nelle file del Partito Socialista Italiano allora guidato da Bettino Craxi, e venne eletto deputato con più di 9 286 preferenze. Il partito vorrebbe schierare un nome della società civile, possibilmente una donna, ma il tempo stringe: ieri Affaritaliani.it citava tra le ipotesi Luisa Monini, presidente della Fondazione Giorgio Brunelli, che promuove la ricerca nel campo delle neuroscienze. L'ipotesi b. quella politica, sta scatenando veti incrociati tra le varie anime del partito visto che ci sono tre opzioni sul tavolo sono tre, quelle del capogruppo uscente e consigliere storico in Comune Fabrizio De Pasquale, del capogruppo regionale Gianluca Comazzi e c'è chi vorrebbe puntare sul presidente uscente del Municipio 7 Marco Bestetti, coordinatore nazionale dei Giovani di Forza Italia, per dare un segnale di rinnovamento. Tra gli azzurri che dal Municipio tenteranno invece il salto in consiglio comunale ci sono Marco Cagnolati, Silvia Soresina, Rosa Pozzani e Claudio Consolini.

Giorgia Meloni ha lanciato in diretta il capolista di Fdi, Vittorio Feltri, durante un evento a Palazzo Reale addirittura il 5 luglio. Per la seconda casella il partito sta sondando un nome civico, una donna del mondo della cultura, altrimenti potrebbe optare per i candidati in ordine alfabetico, partendo dagli uscenti. Confermati il capogruppo uscente Andrea Mascaretti e il consigliere Enrico Marcora, entrato cinque anni fa in aula come esponente della lista Sala e passato dal gruppo misto a Fdi. Non si ricandiderà, a meno di sorprese, l'assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato. In lista invece la consigliera regionale Barbara Mazzali.

In campo l'avvocato Chiara Valcepina, il giornalista Stefano Passaquindici, storico militante della destra milanese, il consigliere del Municipio 2 Riccardo Truppo e del Municipio 4 Francesco Rocca, Michele Mardegan, l'ex assessore della giunta Moratti Maurizio Cadeo, il colonnello dell'Esercito Mauro Arnò. A guidare la lista di Milano Popolare sarà il capogruppo uscente Matteo Forte. La presidente di Federfarma Lombardia Annarosa Racca è in pole per la lista civica di Bernardo.

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