La corsa verso le elezioni regionali non ha scalfito larmonia tra Lega e Pdl. Anzi, saranno loccasione per dimostrare lunità della coalizione. A garantirlo è il numero due del Carroccio e ministro dellInterno, Roberto Maroni, che per fare piazza pulita da tutti gli equivoci ha scelto proprio la festa del Popolo della libertà al lido di Milano. «Andiamo damore e daccordo - ha assicurato ieri il ministro - e cè armonia su tutto. Ogni polemica sarà spazzate via con le prossime elezioni regionali, andremo uniti e vinceremo». Rivolto alla platea, lesponente leghista ha poi aggiunto: «Non credete a quello che scrivono i giornali, tranne Libero, il Giornale e la Padania».
E la stessa completa sintonia è emersa anche dallintervento del ministro alle Infrastrutture, Altero Matteoli (proveniente dallarea di An), per il quale «il governo è unito e coeso per rispettare gli obiettivi e il programma. Non esiste alcun dissidio tra Pdl e Lega». Lesponente del Pdl ha portato come esempio il suo rapporto con il viceministro Roberto Castelli, con il quale «vado molto daccordo, il rapporto è perfetto e si è consolidato e ci consentirà di vincere nelle prossime regionali anche dove non siamo mai riusciti a farlo». Grazie allarmonia tra Pdl e Lega dunque lattuale maggioranza ha «molte probabilità di vincere anche nelle regioni ostili al centrodestra. Cè aria di cambiamento, e per questo cè bisogno che il governo continui su questa strada e i partiti lo supportino per avere unaltra bella vittoria nel 2010». Quanto alle politiche sullimmigrazione, Maroni ha osservato: «Abbiamo sentito critiche e insulti da parte della sinistra e non solo.
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