Maroni convoca le banche per il piano sblocca cantieri

Maroni convoca le banche per il piano sblocca cantieri

Non c'è aeroporto che tenga senza infrastrutture e collegamenti. Soprattutto se l'aeroporto si chiama Malpensa e se le infrastrutture in questione sono quelle attese entro Expo 2015. Lo ha ben chiaro il neo presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni che, seppur non sia ancora insediato ufficialmente, ha già organizzato un incontro per fare il punto sull'avanzamento dei cantieri.
Alla riunione, presieduta dall'assessore regionale uscente alle Infrastrutture Andrea Gilardoni, hanno partecipato il vice presidente Andrea Gibelli, il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, l'amministratore delegato della Cassa Depositi e prestiti Giovanni Gorno Tempini e i rappresentanti di Banca Intesa e delle aziende costruttrici di Tem e Brebemi.
La Cassa dei depositi sarebbe pronta a finanziare Brebemi (il cui costo complessivo ammonta a 1,9 miliardi di euro), ma pone una condizione: va bene i finanziamenti ma solo a patto che sia portato a termine tutto il tracciato della tangenziale est esterna e non solo «l'arco» che va da Pozzulo Martesana e Liscate. Quindi bisogna darsi una mossa. Anche perché l'opera deve essere pronta entro la fine dell'anno.
Poi c'è Pedemontana, l'autostrada che passerà a Nord di Milano: mancano 100 milioni di euro sui 5 miliardi di euro complessivo. Ma manca anche poco tempo per completare i lavori poiché, nel progetto approvato, dovrà essere aperta e funzionante entro Expo 2015.
Per quanto riguarda invece la Tem, la tangenziale est esterna di Milano, mancano 34 milioni con tre soci che non hanno ancora sottoscritto l'aumento di capitale. Ma l'intenzione in regione è quella di evitare lo stallo e di sbloccare tutte le situazioni, soldi o non soldi: il costo complessivo dell'opera ammonta a 1,7 miliardi di euro.

La Tem è forse l'opera che fra tutte desta più preoccupazione e già l'ex assessore alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo aveva ventilato l'ipotesi di uno slittamento nella consegna. Maroni, nel suo piano salva autostrade, convoca i tecnici, le banche e i costruttori. dal canto suo la Provincia non può aiutare granché per mancanza di fondi ma le opere non resteranno incompiute.

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