Diventa un caso politico il crescente interesse della Lega che in Regione ha scelto questi giorni di arresti e verbali finiti sui giornali tra Expo e Città della salute per dare l'assalto alla sanità lombarda. Prima l'intervento del governatore Maroni che ha annunciato per oggi il voto in giunta di una rivoluzione nel sistema delle gare d'appalto per le forniture sanitarie. E la sorpresa il sistema si estenderà anche alle Infrastrutture. Una centrale unica d'acquisto sotto il controllo della presidenza e non più degli assessorati. L'assessore leghista al Welfare ha anticipato ieri una riforma che scavalca di fatto il collega Mantovani (Fi) alla Salute. «Io - ha risposto Mantovani con l'abituale diplomazia, ma senza nascondere una certa irritazione - sono pronto ad accogliere i contributi di tutti e quindi anche quello della Cantù, ma mi risulta che l'assessore alla Salute sono io». Sul fronte più politico ieri c'è stato il chiarimento tra la Gelmini e Maroni che avrebbe derubricato il tutto a una «tensione» tra assessori.
«Maroni - racconta la Gelmini - ha assolutamente confermato la sua piena fiducia in Mantovani e in Forza Italia. Assicurandoci che su una riforma così importante come quella della sanità ci sarà un lavoro collegiale dell'intero centrodestra». Primo appuntamento oggi in giunta dove sarà lo stesso Maroni a chiarire la situazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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