Maxi rissa fra 50 nomadi: spari, sassaiola e feriti nella guerra civile dei rom

Maxi rissa fra 50 nomadi: spari, sassaiola e feriti nella guerra civile dei rom

La polizia vuole vederci chiaro. E non ha torto: la grossa lite scoppiata ieri pomeriggio al campo nomadi di via Monte Bisbino, al confine tra il comune di Milano e quello di Baranzate, potrebbe essere qualcosa che ha radici lontane o comunque profonde. Un fatto che, nei giorni a venire, non è escluso, potrebbe trasformarsi in qualcosa di molto serio. All’inizio, ieri pomeriggio, infatti, sembrava si trattasse solo di un semplice diverbio tra i residenti del campo. «Cose loro» come spiega Ignazio B., un residente della zona. E aggiunge: «Ma lo sa quante volte sento urlare, sembra che si scannino e poi non è successo niente: è il loro modo di relazionarsi». Anche ieri, infatti, sembrava solo un diverbio. Degenerato però, in una manciata di secondi, in una violenta sassaiola durante la quale sono stati sparati anche dei colpi di pistola in aria, probabilmente allo scopo d’intimidire i presenti. Una vicenda dagli aspetti ancora un po’ fumosi ma che la polizia ha intenzione di approfondire, a scopo preventivo naturalmente.
Non accade spesso che i nomadi - abituati a risolvere da soli, anche se in maniera un po’ primitiva, le questioni interne a loro campi e notoriamente «allergici» alle forze dell’ordine - si rivolgano al 113. Eppure ieri pomeriggio, poco prima delle 15.30, qualcuno dal campo ha chiamato la polizia per chiedere aiuto prima che accadesse qualcosa di veramente grave, prima che gli eventi precipitassero.
Cos’era successo? Quando gli equipaggi delle volanti hanno raggiunto il campo non è stato facile fare subito il punto della situazione. All’interno, infatti, era in corso una violenta sassaiola tra due fazioni contrapposte di serbi e croati. Una cinquantina di persone in tutto si fronteggiavano con aria minacciosa. Per spaventare i «nemici», qualcuno aveva anche tirato fuori una pistola ed esploso dei colpi in aria: gli agenti, infatti, hanno ritrovato sul posto ben tre bossoli calibro 9x21. Dopo aver sentito un po’ di testimoni infatti, tra i croati qualcuno ha indicato una delle loro donne e un ragazzino a terra, feriti: una vettura, entrata a forte velocità nell’area, aveva investito di striscio la giovane, una 21enne croata incinta e il bambino, che ha 12 anni. L’uomo al volante sarebbe poi scappato.
La polizia a quel punto ha avvertito immediatamente il 118 che, giunto in via Monte Bisbino con due ambulanze, ha trasportato i feriti all’ospedale Sacco. Le condizioni della giovane donna e del 12enne non sarebbero gravi, anche perché i due non hanno mai perso conoscenza.
Gli agenti sono rimasti nel campo nomadi per tutto il pomeriggio per fare accertamenti sulla vicenda e controllare sia serbi che croati. Gli investigatori di via Fatebenefratelli, prima di andarsene, volevano essere ben sicuri che la convivenza tra i due gruppi contrapposti che risiedono nel campo fosse tornata a livelli accettabili o, comunque, che non ci fossero dei focolai pronti a esplodere una volta
"Non ho ancora capito qual’è il piano di questa amministrazione per affrontare il problema dei campi rom abusivi e quali siano i programmi per l'inserimento e l'integrazione delle presenze regolari - ha dichiarato ieri Mariolina Moioli, consigliera comunale della lista civica “Milano al centro“ -.

L'unico dato che registriamo è il moltiplicarsi di campi abusivi, furti e violenze, come quella consumatasi oggi (ieri per chi legge, ndr). In questi mesi abbiamo più volte chiesto all'amministrazione il piano per la sicurezza. Non abbiamo ottenuto risposte».

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