Chiusura in bellezza per il Festival di Villa Arconati. Lunedì sera nella splendida residenza settecentesca di Castellazzo di Bollate si esibirà la 33enne statunitense Melody Gardot, uno dei talenti più puri emersi negli ultimi anni. Chi l'ha paragonata a una nuova Norah Jones non le rende giustizia. Nel corso della ancor breve carriera, l'eccentrica Gardot - dalla sua una voce calda e suadente -, ha di volta in volta esercitato le sue doti di compositrice (suona piano e chitarra) in ambiti diversi: oltre al jazz, genere per il quale ha una predilezione, anche il blues, il rhythm'n'blues e le sonorità latine. Uno sguardo, il suo, rivolto a 360 gradi sulla musica del mondo e del suo tempo, senza dimenticare le tradizioni e le radici. La stessa musica che l'ha salvata, in un lunghissimo ricovero ospedaliero, dai gravi danni causati dall'investimento di un Suv mentre andava in bicicletta quando aveva 19 anni. Dapprima terapia, la musica è cosi diventata la passione della vita e, infine, lavoro. I suoi cinque dischi (per oltre 5 milioni di dischi venduti...) e ancor più le esibizioni live documentano un'artista elegante e coinvolgente nello stesso tempo. Tra l'altro, Melody Gardot, nominata ai Grammy Awards del 2013 per il disco The Absence, è sì una grande cantante, ma pure un'abilissima band leader capace di dare, anche grazie ad una sapiente scelta dei musicisti che l'accompagnano e ad originali orchestrazioni, una veste sonora accattivante alle sue canzoni.
Come per tutte le altre date dell'ottimo festival alle porte di Milano, Fondazione Augusto Rancilio, che si occupa del progetto di recupero e restauro dell'intero complesso di Villa Arconati, ha in serbo due percorsi di visita inediti prima e dopo i concerti per scoprire le scuderie e le cantine.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.