È finita con una torta al cioccolato, farcita di zuccheri e meringhe. Un omaggio dolce e amaro per il presidente di Zona 3, Renato Sacrestani, raffigurato - nella piccola opera d’arte pasticcera - davanti a una bancarella natalizia piena di delizie. È finita con questo omaggio ironico e «goliardico», come ci tiene a precisare Vincenzo Viola, il capogruppo di Zona del Pdl che durante l’ultima seduta ha consegnato il dolce al presidente (e lui l’ha accettato facendo giustamente buon viso a cattivo gioco).
La decisione definitiva è arrivata due giorni fa, accolta dalla soddisfazione di Confcommercio Milano e Ascobaires, l’associazione dei commercianti di via. L’iniziativa che era stata promosso da Coldiretti e autorizzata dal Consiglio di Zona 3 era in programma per domenica 9 dicembre, e prevedeva la presenza di 150 banchi di produttori agricoli provenienti dalla Lombardia e non solo. «Un’iniziativa lodevole - spiega Viola - ma in un momento sbagliato, perché proprio questi giorni prima delle feste rappresentano un momento fondamentale e delicato per i commercianti della zona: l’occasione di prendere una boccata d’ossigeno dopo un anno difficile di crisi».
Sull’iniziativa si è aperto uno scontro molto forte: «La nostra associazione è fortemente contraria a qualsiasi iniziativa nel periodo prenatalizio» aveva scritto il presidente di Ascobaires, Gabriel Meghnagi, dichiarandosi invece favorevole a iniziative del genere «se dovessero svolgersi in una domenica primaverile». «Nel periodo prenatalizio - aveva spiegato nella missiva indirizzata all’assessore al Commercio, Franco D’Alfonso - andremmo ad intralciare anche il traffico nelle vie adiacenti».
La sorpresa è che, durante la riunione del Distretto urbano del commercio, l’assessore D’Alfonso e il collega Marco Granelli, responsabile della Polizia locale, hanno dato ragione ai commercianti e al Pdl, e torto alla maggioranza del Consiglio di zona. E la manifestazione così è saltata: «L’avevamo detto che non si sarebbe potuta fare - spiega Viola - abbiamo cercato come opposizione di spiegare le problematiche che avrebbe portato chiudere il Corso quella domenica: il traffico caotico di una giornata pre-festiva di dicembre, la viabilità congestionata, il problema del personale della Polizia Locale già oltremodo oberato di lavoro per la fiera degli “Oh bej oh bej”, e per l’Artigianato in Fiera, oltre i vari mercatini natalizi già esistenti nell’area; per non parlare, del grave danno che si sarebbe arrecato, da un punto di vista commerciale, agli esercenti di Corso Buenos Aires».
Secondo il Pdl maggioranza di sinistra che nel Consiglio di zona ha fatto «un’altra figuraccia» facendola fare anche alla Zona: «La delibera da loro fortemente voluta è, all’atto di queste novità, carta straccia, inefficace, tempo sprecato». Ed ecco l’omaggio a Sacristani. «Una specie di tapiro - scherza Viola - e speriamo che in futuro, per il bene di Corso Buenos Aires le iniziative vengano proposte ascoltando le opinioni di tutti gli interlocutori».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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