Expo corre ai ripari. E in corso d'opera ridisegna l'accessibilità all'area di Rho, correggendo poco alla volta vari errori di valutazione fatti sulla carta. All'ingresso di Merlata, quello che si affaccia direttamente sul Cardo dell'Albero della vita, verranno aggiunte nuove scale per agevolare l'ingresso.
Al parcheggio infatti confluiscono fino a 600 autobus contemporaneamente: che significa picchi di 20mila persone in coda in una volta sola. Studenti, anziani, centri estivi e turisti stranieri. Dopo aver superato i tornelli dell'ingresso, accedere al Decumano non è impresa da poco e la fiumana di visitatori perde parecchio tempo soprattutto per salire e scendere dal ponte bianco che passa sopra autostrada e ferrovia.
Entro il 15 luglio verranno montate delle scalinate di supporto sui due lati del ponte (una all'esterno e due all'interno) per far scorrere il flusso più velocemente. La spesa si aggira attorno a i 400mila euro e si rivela assolutamente necessaria. Saranno installate delle scale in acciaio prefabbricate e resterà in azione l'ascensore per l'accesso dei disabili. Per mettere in atto le modifiche non è necessario nessuno sconvolgimento particolare della struttura ma tutti i lavori potranno essere fatti velocemente.
All'inizio, quando Expo era solo un progetto sulla carta, ci si aspettava un minor afflusso dall'ingresso di Merlata. Invece il parcheggio si sta rivelando comodo per molti (anche di sera) e convoglia anche i visitatori che, in base alle previsioni, avrebbero dovuto entrare ad Expo da Roserio. Roserio invece resta la solita Cenerentola. E' scomodo e lontano, non piace ai tassisti, non piace ai visitatori. E per di più sembra non decollare l'idea di offrire l'ingresso serale nel fine settimana a chi lascia l'auto in un parcheggio Expo. O meglio, funziona per tutti i parcheggi (soprattutto per quello della Fiera) ma non per Arese e Roserio.
Sconti o non sconti, Arese resta sempre troppo lontano e venti minuti di navetta per arrivare ai tornelli sono troppi per tutti, anche per i turisti che non guardano l'orologio. Tuttavia la società non può fare niente: Arese è quello e quello resta.
I parcheggiatori privati, a pochi metri dall'ingresso, hanno più volte proposto convenzioni sui posti auto e accordi ma Expo finora non ha accettato nessuna proposta e sembra voler proseguire in questa direzione.Familiarizzando sempre di più con l'idea della penale da 3 milioni da corrispondere alla società Arriva se non raggiungerà gli 11 milioni di euro di introiti assicurati entro la fine di ottobre.
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